Incendi sui Nebrodi, Antoci: “La mafia dietro i roghi, sarà guerra”
I Nebrodi in fiamme. Da ieri pomeriggio e per tutta la notte vigili del fuoco, canadair e forze dell’ordine hanno affrontato e arginato il fuoco e il panico tra i residenti di vari Comuni della provincia.
A Naso sono state sgomberate diverse abitazioni e roghi sono stati segnalati a San Piero Niceto, Castell’Umberto e Reitano. Questa mattina è proseguita l’opera di bonifica. Nessuno crede alla casualità. Si parla di incendi dolosi e su questo indagano i magistrati.
“Il copione è sempre lo stesso – afferma il presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, all’agenzia di stampa AGI – e quando c’è la previsione dei venti di Scirocco, quelli si organizzano. Posso pensare al mondo che si occupa delle bonifiche, ai forestali, specie dopo i licenziamenti dei condannati perché accusati di essere piromani o contigui alla mafia. E penso alla reazione di coloro che sono stati colpiti pesantemente dal nostro protocollo di legalità, dalla revoca della concessione dei tanti terreni che interessano i mafiosi del territorio. Ma sa che c’e’? Li beccheremo!”.
“Stiamo portando in prefettura uno stringente piano antincendio che prevede un controllo ferreo del territorio. Sarà una guerra contro questa gente. È certo: saranno tempi duri per costoro, li becchiamo tutti. Dovranno avere paura anche solo di accedere un cerino”.