Rinviate a giudizio tre delle quattro maestre della scuola di Reitano

di Francesca Alascia
06/10/2017

Il Gup del Tribunale di Patti Andrea Aliquò, ha rinviato a giudizio tre delle quattro maestre accusate delle presunte violenze fisiche e psicologiche perpetrate ai danni degli alunni di una pluriclasse di Reitano.

Disposto il rinvio a giudizio, il prossimo 7 marzo, per Giuseppina Calanni, 58 anni di Caronia, difesa dagli avvocati Benedetto Ricciardi e Paolo Chicco, Rita Crascì 41 anni di Castell’Umberto, rappresentata dal legale Santino Trovato e Giuseppa Lanza Cariccio 53 anni di Castell’Umberto, assistita dall’avvocato Carmelo Occhiuto, stralciata la posizione della quarta maestra, Serafina Aragona, 48 anni di Santo Stefano di Camastra, il cui difensore Benedetto Ricciardi ha scelto il rito abbreviato per arrivare in tempi brevi alla verità processuale e nei confronti della quale si procederà separatamente il prossimo 6 dicembre.

Il pm Giuseppe Costa ha richiesto il rinvio a giudizio per tutte e quattro le insegnanti,  così come chiesto dagli avvocati delle dodici parti civili, le famiglie degli alunni, le cui istanze di costituzione di parte civile, unitamente alla costituzione in giudizio del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, in qualità di civilmente responsabile, erano state ammesse dal Gup lo scorso ottobre. Gli avvocati Carmelo Occhiuto e Santino Trovato hanno chiesto il non luogo a procedere per le loro assistite.

La triste vicenda risale allo scorso maggio quando, sulla base dell’attività investigativa condotta dal vice questore aggiunto Daniele Manganaro, dirigente del commissariato di Polizia di Sant’Agata Militello, furono raggiunte dalle misure interdittive di sospensione dal servizio  emesse dal Gip del Tribunale di Patti Ugo Molina, su richiesta del pm Giorgia Orlando. A motivare il provvedimento le immagini delle telecamere installate dai poliziotti santagatesi all’interno della scuola all’insaputa di tutti.

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