A Sant’Angelo di Brolo il 4 giugno si potrà sparare ai cinghiali

di Davide Di Giorgi
28/05/2022

A Sant’Angelo di Brolo il 4 giugno si potrà sparare ai cinghiali. Il sindaco, Francesco Paolo Cortolillo, ha emesso il 23 maggio scorso un’ordinanza sindacale per l’abbattimento dei suidi selvatici nel territorio comunale.

“Nella giornata del 04 giugno 2022, dalla mezzanotte alle ore 15.00 – si legge nell’ordinanza – siano effettuati interventi di abbattimento dei suidi, nelle Contrade Maddalena, Cancello, Arcaloro e Irianni e aree strettamente limitrofe a queste del territorio comunale, dove risultano più numerose le segnalazioni di presenza e di aggressioni da parte dei suddetti animali”.

L’intervento del Comune, previsto per tutelare incolumità pubblica e privata, si è reso necessario dopo che sono giunte, negli ultimi mesi, al comando della Polizia Locale, un numero consistente di segnalazioni circa la presenza di suidi e di altre specie di animali selvatici nel territorio di Sant’Angelo di Brolo. Segnalate anche vere e proprie aggressioni a persone, cose e animali domestici.

Emergenza Cinghiali in Italia

Secondo la Coldiretti l’Italia è attualmente alle prese con un’emergenza cinghiali mai vista in passato. I branchi dei cinghiali – sottolinea la Coldiretti – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute. La situazione è diventata insostenibile in città e nelle campagne con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole ma – sottolinea Coldiretti – viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale.”

L’invasione di vie e piazze da parte dei selvatici viene vissuta dai cittadini come una vera e propria emergenza, tanto che oltre otto italiani su 10 (81%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – pensano che vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero anche perché un italiano adulto su quattro (26%) si è trovato faccia a faccia con questi animali. “La maggioranza degli italiani considera l’eccessiva presenza degli animali selvatici una vera e propria emergenza nazionale che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull’economia e sul lavoro, specie nelle zone più svantaggiate” denuncia il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare l’esigenza “di interventi mirati e su larga scala per ridurre la minaccia dei cinghiali a livello nazionale”.

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