Acquedolci, baby gang irrompe nella villa di Sanzarello: fermati dai carabinieri

di Giuseppe Salerno
24/10/2021

Quello di ieri è stato un pomeriggio movimentato ad Acquedolci, teatro di una vicenda che vede protagonista una “baby gang” del posto. Quattro ragazzini di età compresa tra i 13 e i 14 anni, intorno alle 18, sono riusciti a fare irruzione in una villa, isolata, di proprietà del sindaco di Mistretta, Tatà Sanzarello. Nel tentativo di neutralizzare il sistema di videosorveglianza, per il quale in seguito verranno stimati danni per circa 5 mila euro, senza rendersi conto, gli adolescenti hanno innescato il sistema di allarme.

Danneggiate le telecamere, poste a vigilare l’area antistante l’abitazione, la “baby gang”, a volto coperto, oramai sicura di non essere più ripresa, con una sbarra di metallo ha divelto una finestra della villetta da dove ha guadagnato l’accesso al proprio interno. Nel frattempo il combinatore telefonico, all’interno di un sistema di antifurto, ha già segnalato all’ex senatore, da poco Sindaco della Città amastratina, una violazione del perimetro della propria abitazione.

Sanzarello ha avvisato immediatamente i Carabinieri del Comando Compagnia di Santo Stefano di Camastra, agli ordini del capitano Adolfo Donatiello, impegnati ad Acquedolci, per pura coincidenza, in un servizio coordinato di controllo del territorio, per il quale era stato disposto un dispiegamento straordinario di uomini dell’Arma, tra i quali i militari dello Squadrone Eliportato, i cosiddetti “Cacciatori Sicilia”, l’unità speciale dell’Arma dei Carabinieri creata per la ricerca dei grandi latitanti di Cosa Nostra e per la prevenzione e repressione dei reati in aree rurali.

Nell’arco di niente nella villa si è riversato un esercito di carabinieri. I quattro adolescenti, carichi del materiale trafugato, oggettistica varia e superalcolici, hanno così tentato la fuga nella campagna circostante, ma presto sono stati raggiunti, fermati e condotti nella caserma di Acquedolci, comandata dal luogotenente Salvatore Porracciolo, dove, poco dopo, è giunta un’ambulanza del “118” per prestare assistenza sanitaria ad uno dei ragazzi feritosi in seguito ad una rocambolesca caduta, mentre tentava di sfuggire all’inseguimento di un militare. I quatto sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica dei Minori di Messina.

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