Amministrative 2018, a Castel di Lucio si fanno i primi nomi

di Giuseppe Salerno
22/03/2018

Il 10 giugno si vota per le elezioni comunali in Sicilia. Tra i 137 Comuni interessati andranno al voto 13 Comuni dei Nebrodi: Capizzi, Castel di Lucio, Castell’Umberto, Floresta, Frazzanò, Militello Rosmarino, Reitano, San Fratello, San Teodoro, Sant’Agata di Militello, Tusa, Ucria, Cerami e Troina. Ieri siamo andati a Castel di Lucio per tastare gli umori della gente e sentire, dalla viva voce degli abitanti, quali nomi circolano come possibili candidati alla poltrona di primo cittadino del piccolo centro.

A distanza di qualche mese dalla presentazione ufficiale delle liste, sembra ancora soffiare lontano quel venticello che porta, ogni cinque anni, l’aria di competizione. Quell’aria salubre, ma destabilizzante, che si respira, fortunatamente, solo nel periodo strettamente legato alle amministrative. Etere, che se inspirato a pieni polmoni, ha un effetto allucinogeno. Effetti indesiderati, o desiderati, che si manifestano dando l’improvvisa percezione di sviluppare i sensi dell’intuizione.  All’improvviso tutti fanno caso a tutto. Anche gli aspetti più insignificanti assumono contorni e sfumature interessanti. Emergono situazioni, che lasciano presagire chissà quali intrecci. Si fanno collegamenti fino ad arrivare a deduzioni al limite della plausibilità.

Parlare con qualcuno, in macchina o in disparte, come fino a quel momento si era sempre fatto, in vista delle comunali, in cui si sfidano due o più gruppi contrapposti, genera sospetti e diffidenze che spalancano le porte alla fantasia, prospettando scenari inverosimili. Ci sta! Nel periodo strettamente legato alla campagna elettorale, in cui tutti si sentono direttamente o indirettamente protagonisti, condotte e atteggiamenti di questo tipo sono più che giustificate. Negli affari, come anche nella politica, gli uomini si salvano non per la fede, ma per la diffidenza. Se non esistesse la diffidenza, non solo l’umanità, ma anche la maggior parte delle specie animali si sarebbero estinte da tempo.

Lo scorso febbraio l’Assemblea Regionale Siciliana boccia il  disegno di legge sul terzo mandato dei sindaci dei Comuni con popolazione inferiore ai tremila abitanti precludendo la possibilità, anche all’attuale sindaco di Castel di Lucio, Giuseppe Franco, al secondo mandato, di potersi ripresentare per concorrere alla poltrona di primo cittadino. Il gruppo di Franco, dalle informazione in nostro possesso, sembra comunque rimandare all’esterno segnali di stabilità, rimanendo compatto e pronto a riproporsi alla guida della macchina comunale, anche per il prossimo quinquennio. All’interno dello stesso gruppo, secondo indiscrezioni, ci sarebbero però tre grossi nodi da sciogliere.

Tre, quanti i soggetti che pare avrebbero dato la propria disponibilità per la candidatura a sindaco. Pippo Nobile, attuale presidente del Consiglio comunale, avvocato iscritto all’albo tenuto dall’Ordine del tribunale di Palermo. Fedele Nicolosi, al secondo mandato di assessore al bilancio e ai tributi, ragioniere esperto in materia economico-finanziaria. Soccorso Stimolo, anch’egli assessore uscente con delega all’agricoltura, che esercita la libera professione di geologo fornendo anche assistenza tecnica in agricoltura. Se da un lato abbonda la disponibilità, dall’altro pare ancora mancare una figura carismatica in grado di mettere tutti d’accordo per fermare l’avanzata dell’armata Franco. Notizie e nomi di probabili candidati da contrapporre al gruppo uscente, non se ne sono ancora fatti. Nessuno avanza possibili ipotesi. L’attuale gruppo di opposizione, apprendiamo in giro, sembra essersi sfaldato, o meglio, pare che i rapporti tra diversi consiglieri si siano allentati e questa sembrerebbe essere una delle cause del ritardo. Presto ne sapremo di più.

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