Avvelenamento da funghi, 64enne di Reitano ancora in condizioni critiche

di Giuseppe Salerno
06/11/2021

Versa ancora in condizioni critiche la 64enne, originaria di Reitano, alla quale, lo scorso 20 ottobre è stato trapiantato il fegato a seguito di una grave intossicazione da funghi velenosi.

La donna era stata trasferita con la massima urgenza, con una insufficienza epatica acuta, dal pronto soccorso del Policlinico San Matteo di Pavia alla Terapia Intensiva epatologica dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Una corsa contro il tempo, con un complicato trapianto di fegato, durato circa 8 ore, che non sono bastati a mettere fuori pericolo la 64enne che, ancora ricoverata in rianimazione, lotta contro le complicanze, post-trapianto, di natura vascolare e biliare.

Al Centro Antiveleni (Cav) di Bergamo, all’interno dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, era finito anche il compagno della donna che aveva mangiato gli stessi funghi, raccolti, in una bella domenica di ottobre, nelle campagne del pavese. L’uomo, sottoposto a terapia da parte dei sanitari, ha superato brillantemente la fase di avvelenamento tanto da essere dimesso.  

Nelle ultime settimane il Cav di Bergamo, tra i centri di riferimento a livello nazionale, ha dovuto fronteggiare 13 intossicazioni da funghi. In Italia – apprendiamo da fonti sanitarie della Struttura – si registrano ogni anno casi di avvelenamento da funghi dovuti spesso ad una corretta identificazione micologica della specie spontanea.

La conoscenza delle specie e della micotossicologia, da parte anche degli esperti conoscitori, spesso non è sufficiente per non imbattersi in un’intossicazione. Da qui l’appello del Centro antiveleni che invita a fare molta attenzione all’area in cui avviene la raccolta. I funghi sono da considerarsi delle spugne che assorbono e concentrano: per esempio i pesticidi, utilizzati in agricoltura e i metalli pesanti, come mercurio e piombo, presenti in zone molto contaminate, vicino ad impianti industriali; se ingeriti in grosse quantità possono determinare problematiche tossicologiche, soprattutto per quanto riguarda i pesticidi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.