Bronte, diga di Bolo: progetto pas­sa alla fase tecnica

di Redazione
21/08/2021

Il pro­get­to per la rea­liz­za­zio­ne del­le Diga di Bolo, nel territorio di Bronte, pas­sa alla fase tec­ni­ca. Dopo il via libera da par­te del pre­si­den­te della Regione Siciliana Nel­lo Mu­su­me­ci e del­la Giun­ta, l’e­la­bo­ra­to è sta­to in­via­to alla Fa­col­tà di In­ge­gne­ria del­l’U­ni­ver­si­tà di Ca­ta­nia per es­se­re cor­re­da­to del­le re­la­zio­ni.

“In par­ti­co­la­re – spie­ga il sin­da­co di Bron­te, Pino Fir­ra­rel­loil pro­get­to sarà esa­mi­na­to dal prof. Mu­su­me­ci che do­vrà re­di­ge­re una re­la­zio­ne sul­la ca­pa­ci­ta del­l’in­te­ro si­ste­ma flu­via­le. I fat­ti – con­ti­nua – ci in­di­ca­no che ab­bia­mo bi­so­gno di que­sto in­va­so al più pre­sto. Lo esi­go­no di­ver­si set­to­ri, quel­lo agri­co­lo, quel­lo in­du­stria­le e per­ché no an­che quel­lo po­ta­bi­le”.

“Ma avete visto – prosegue il sindaco – cosa è successo a Ponte Barca? La carenza d’acqua non ha soltanto provocato conseguenze alla fauna ittica, ma ha compromesso una intera stagione irrigua nel settore agricolo catanese e la stessa esistenza delle coltivazioni. Ora il Governo nazionale decida: o investe per sviluppare l’economia siciliana o ci dica chiaramente che siamo da soli. E’ dai tempi della Cassa del Mezzogiorno che in Sicilia non si costruisce nulla. Il presidente Musumeci, che sono certo condivide questo mio pensiero, denunci ogni atteggiamento ostile verso lo sviluppo dell’Isola”.

Per Fir­ra­rel­lo inol­tre il tema del­l’ac­qua è pri­ma­rio: “È as­sur­do che una ter­ra come quel­la si­ci­lia­na che d’e­sta­te sof­fre la sete, sia in gra­do di con­ser­va­re e riu­ti­liz­za­re ap­pe­na l’11% del­le ac­que pio­va­ne. Ed è an­co­ra più as­sur­do se pen­sia­mo che il pro­get­to di que­sta diga sia sta­to anni fa scar­ta­to, no­no­stan­te sui Ne­bro­di l’ac­qua non man­chi mai.

È in­dub­bio, in­fat­ti, che l’i­dea del­la diga di Bolo sia vin­cen­te. Po­treb­be ar­ri­va­re ad ali­men­ta­re non solo Pon­te Bar­ca, ma an­che il lago di Len­ti­ni. Ve­dre­te, l’ac­qua con l’an­da­re del tem­po di­ven­te­rà sem­pre più un bene pre­zio­so. E così im­por­tan­te con­ser­var­la da im­por­re alla rea­liz­za­zio­ne di que­sta diga un per­cor­so pri­vi­le­gia­to an­che ri­guar­do la bu­ro­cra­zia trop­po len­ta ed ele­fan­tia­ca, come di­mo­stra­no le rea­liz­za­zio­ni di pa­rec­chie in­fra­strut­tu­re si­ci­lia­ne”.

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