Caso Brando, la Procura di Patti fa un’ispezione all’ospedale di Mistretta

di Giuseppe Salerno
10/12/2021

Il sostituto procuratore Andrea Apollonio, della Procura della Repubblica di Patti, titolare dell’inchiesta sulla morte del neonato, deceduto qualche minuto dopo essere venuto alla luce in autostrada, accompagnato dai Carabinieri del Comando Compagnia di Mistretta, nella mattinata di oggi, ha fatto un ispezione nel consultorio e nella sala operatoria dell’ospedale “SS Salvatore” di Mistretta.

Il magistrato ha voluto rendersi conto di persona della situazione in cui versa il nosocomio cittadino, in particolare ha posto l’attenzione su quelli che sono i presidi a disposizione della struttura nel caso in cui, in emergenza, dev’essere organizzato un parto, come, ad esempio, era successo il 15 novembre 2016 quando un intervento in urgenza ha consentito ad una giovane mamma mistrettese di dare alla luce, prematuramente, un neonato di soli 800 grammi di peso. Una brillante operazione, all’epoca, portata a termine dal ginecologo e dall’ostetrica del consultorio familiare che, ritenendo troppo rischioso il trasferimento della gravida, per via delle insistenti anticipazioni di parto, decisero di allertare la sala operatoria dell’ospedale di Mistretta nella quale, dopo solo pochi istanti, la gravida alla 25esima settimana, spontaneamente, dava alla luce il piccolo, all’istante trasferito in elisoccorso presso l’UTIN di Patti.

Una storia a lieto fine, ben diversa di quella che è accaduta a Jessica la mamma del neonato, il piccolo Brando, deceduto su un’ambulanza del “118” che cercava, senza riuscirci, di raggiungere la struttura dove vengono accolti i neonati con patologie gravi o nati prematuramente e quindi soggetti a stress respiratorio, dopo il rocambolesco parto avvenuto in un’area di sosta dell’autostrada A 20.

Sulla vicenda la Procura della Repubblica di Patti, aprì immediatamente un’indagine disponendo l’esame autoptico sul piccolo e iscrivendo nel registro degli indagati, dopo qualche giorno, il ginecologo del consultorio familiare di Mistretta, l’ultimo ad aver visitato la gestante, il 2 dicembre, qualche ora prima che la mamma si sentisse male e insieme al compagno si avventurasse verso il Barone Romeo di Patti. Le indagini su quanto accaduto vanno avanti, il dott. Apollonio, sta cercando di accertare eventuali responsabilità analizzando anche diverse ipotesi: nel caso in cui la gestione della partoriente fosse stata diversa, anche le cose sarebbero andate in maniera diversa?    

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