Castel di Lucio, il caso della palestra: amministrazione fa chiarezza

di Redazione
19/07/2022

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota stampa dell’amministrazione comunale di Castel di Lucio, guidata dal sindaco Pippo Nobile, che intende fare chiarezza sull’iter relativo al progetto di realizzazione della palestra comunale, finanziata dal Ministero dell’Istruzione con i fondi del PNRR. L’opera è stata al centro dello scontro politico tra il consigliere comunale Dino Viglianti e l’Esecutivo cittadino, che ha portato all’espulsione dell’esponente politico dalla maggioranza che sostiene il primo cittadino.

I mesi che sono trascorsi sono stati molto impegnativi per i Comuni di tutta Italia che hanno dovuto inseguire i diversi bandi che i Ministeri hanno emanato per avviare il PNRR. L’Amministrazione  comunale guidata dal Sindaco Nobile e sostenuta al gruppo politico Progetto Comune, non solo ha presentato istanze in diversi bandi e attende le graduatorie, ma già ha conseguito tre obiettivi: il finanziamento del progetto del Bando Borghi presentato insieme ai Comuni di Pettineo e Motta d’Affermo per €. 2.559.867,71 per il rilancio in chiave turistica dei tre Borghi, il finanziamento dei progetti per la digitalizzazione per €. 182.888,00 e infine il finanziamento della palestra scolastica della Scuola secondaria di primo grado per €. di €. 789.768,27. SI attendono le graduatorie degli altri bandi.

La presentazione dell’istanza per la palestra scolastica nel bando del Ministero dell’Istruzione – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Missione 4 – Istruzione e Ricerca, pubblicato il 2 dicembre 2021, ha presentato diverse difficoltà e ha impegnato il Consiglio Comunale in almeno tre sedute che hanno decretato la definitiva separazione dal gruppo politico “Progetto Comune” del consigliere Dino Viglianti, eletto quattro anni fa nella lista a sostegno del Sindaco Nobile.

Solo per ragioni di verità, visto che la stampa locale si è ampiamente occupata della questione, senza cogliere in pieno la sostanza dei fatti, il gruppo politico Progetto Comune intende con questa nota fare chiarezza e fornire ai cittadini una ricostruzione dei fatti coerente con gli atti consiliari, che, comunque, chi vorrà potrà approfondire prendendo visione degli atti all’albo pretorio on line.

Dopo una prima lettura dei contenuti del bando, avente ad oggetto il Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione, piano per le infrastrutture per lo sport nelle scuole, l’Amministrazione intuisce che il nostro Comune possiede i requisiti per conseguire un buon punteggio in graduatoria. Il bando infatti privilegia i Comuni delle aree interne, che non hanno palestra, che abbiano nel piano regolatore aree da destinare alle infrastrutture sportive scolastiche, e che nel piano triennale opere pubbliche  abbiano inseriti progetti almeno di fattibilità relativi a palestra.

Il nostro Comune presenta tutte e quattro le condizioni. Il terreno tra l’altro indicato nel piano regolatore è adiacente all’attuale edificio della scuola media, dunque la palestra potrà essere costruita a servizio dell’edificio scolastico esistente.

Il problema più oneroso da affrontare, oltre alla redazione del progetto, secondo le indicazioni del bando, è prioritariamente l’acquisto del terreno che non è di proprietà pubblica. Il bando prescrive che prima della scadenza del bando (28.02.2022) il terreno su cui dovrà sorgere la palestra sia di proprietà comunale. Inoltre, esclude la possibilità che l’acquisto sia inserito nel quadro economico del finanziamento.

L’Amministrazione comunale prende contatto con i proprietari e propone l’acquisto del terreno a determinate condizioni. La prima condizione è legata al pagamento del prezzo che non potrà avvenire al momento della stipula dell’atto, ma entro una data successiva, in un tempo che servirà all’amministrazione di dotarsi del bilancio di previsione 2022 e di poter avviare la richiesta di mutuo. Il prezzo viene concordato, secondo la valutazione dell’UTC, in €. 55.539,00.

A questo punto occorre che il Consiglio Comunali approvi l’acquisto del terreno. In data 11 febbraio 2022 viene convocata la seduta con all’odg l’acquisto del terreno. Si tratta di una proposta di deliberazione, munita dei pareri favorevoli dell’ufficio contabile e dell’ufficio tecnico,  fondamentale per il prosieguo dell’iter di presentazione dell’istanza di finanziamento. Qualora il Consiglio Comunale avesse rigettato la proposta di acquisto, formulata dall’amministrazione comunale, l’istanza di finanziamento della palestra non sarebbe stata presentata entro il termine del 28 febbraio 2022.

Ed è proprio in quella seduta che si consuma l’ennesimo scontro tra il gruppo Politico Progetto Comune ed il consigliere Viglianti, il quale, nonostante tutte le spiegazioni fornite dall’Amministrazione Comunale, decide di votare contro la proposta di acquisto del terreno, decretando, dal suo punto di vista, l’abbandono definitivo del progetto palestra.

Ma al voto contrario di Viglianti seguono i voti favorevoli degli altri sette consiglieri comunali presenti alla seduta, cinque del gruppo di maggioranza e due del gruppo di minoranza, che deliberano l’acquisto del terreno, autorizzando il Sindaco alla stipula dell’atto, che verrà rogato in data 21.02.2022, consentendo all’Amministrazione di presentare l’istanza in data 24.02.2022.

Il consigliere comunale Viglianti a questo punto, nonostante quanto già discusso e avute tutte le informazioni dagli uffici sul progetto palestra e sull’istanza presentata al Ministero, anzichè rivolgersi al Sindaco, da lui stesso eletto, e al suo gruppo di appartenenza, decide di continuare nella sua azione politica unilaterale e apertamente contro l’Amministrazione Comunale, proponendo una prima interrogazione al Sindaco, presentata il 06.04.2022, nella quale tra l’altro vengono evidenziate delle criticità relative al dimensionamento della palestra in relazione alnumero degli studenti, alla mancata previsione di acquisto di attrezzature sportive e all’atto di acquisto del terreno. Il Sindaco risponde per iscritto il 19.04.2022 ed in ogni caso la questione impegna ancora una volta il Consiglio nella seduta pubblica del 29 aprile successivo. Ancora una volta, sia il Sindaco che il responsabile dell’ufficio Tecnico, forniscono ai consiglieri tutti i chiarimenti del caso. In particolare sulle dimensioni della palestra, una A2, il Sindaco conferma che la dimensione progettata non è conforme al numero attuale degli studenti, ma la scelta progettuale è stata fatta per consentire alla comunità di avere finalmente,  una struttura chiusa che consenta la pratica dello sport anche nel periodo invernale.

Il Consigliere Viglianti, evidentemente non ancora soddisfatto delle risposte, in data 16 maggio presenta una mozione in cui chiede la Consiglio Comunale di intimare all’Amministrazione di ritirare la candidatura del progetto di fattibilità per mancanza di alcuni requisiti necessari al finanziamento pubblico e di applicare la clausola risolutiva espressa prevista dall’atto di acquisto e restituire il terreno ai proprietari. Si tratta di una mozione in evidente contrasto e scontro con l’Amministrazione, in cui si chiede al Consiglio di interferire in atti amministrativi, che non competono al Consiglio Comunale, il quale ha già deliberato l’acquisto del terreno in data 11 febbraio.

E’ evidente che l’azione politica svolta dal Viglianti in piena autonomia e senza il confronto con alcuno, è ormai al di fuori di ogni disciplina di gruppo e segna la definitiva scissione dal gruppo, che verrà dichiarata nella seduta pubblica dal Consiglio Comunale del 20 giugno u.s. dal capo gruppo consigliare di maggioranza Progetto Comune, il quale preso atto delle reiterate posizione del Viglianti in contrasto con il gruppo politico di appartenenza, dichiarerà che il gruppo di maggioranza oramai di fatto lo ritiene lontano dalle posizioni politiche del gruppo.

Ritorniamo all’iter dell’istanza di finanziamento. In data 25 maggio perviene al protocollo del Comune una nota del Ministero della Pubblica Istruzione nella quale si chiedono alcune spiegazioni da inviare entro il 1 giugno, per il prosieguo dell’istruttoria dell’istanza. In particolare si chiede di ridurre la dimensione della palestra da A2 (400 mq) a A1 (200 mq oltre l’area degli spogliatoi e di servizio). L’Amministrazione decide di rivedere il progetto e di ridurre la struttura con nuovo quadro economico che passa da €.  988.656,00 a €. 789.768,27.

Di ciò viene informato il consigliere Viglianti, molto prima della seduta consiliare del 20 giugno in cui verrà affrontata la sua mozione. Se avesse avuto a cuore la realizzazione della palestra, il Consigliere Viglianti, che in tutti i modi ha avversato il progetto, avrebbe potuto a questo punto ritirare la sua mozione ed evitare altra discussione in consiglio. Ed invece lo stesso si presenta in Consiglio Comunale il 20 giugno e continua ad accusare l’Amministrazione e l’ufficio tecnico di avere commesso delle illegittimità. Nonostante la risposta del Sindaco che chiarisce ogni passaggio, il Consigliere continua nelle sue dichiarazioni ormai prive di alcuna valenza, viste anche le integrazioni fornite al Ministero e la riduzione del progetto di fattibilità, secondo le prescrizioni indicate dal Roma che poi ha finanziato il progetto. Tale ostinazione e pervicacia vengono stigmatizzate dal Sindaco che abbandona i lavori d’aula mentre il consigliere comunale continua nella sua unilaterale e sterile lettura di documenti preconfezionai e ormai privi di alcuna valenza argomentativa. Tanto che dopo avere fatto tutte le sue reiterate dichiarazioni, decide di ritirare la mozione e non sottoporla ai voti.

La palestra scolastica è stata finanziata grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale e dell’UTC, che hanno studiato il bando con molta attenzione e hanno presentato una proposta conforme alle prescrizioni del Ministero. E, certamente, grazie ai sette consiglieri che nella seduta del 11 febbraio hanno approvato l’acquisto del terreno, condizione imprescindibile per poter presentare l’istanza in data 24 febbraio. Un solo consigliere si è opposto al progetto della palestra e ha fatto di tutto per bloccare l’azione dell’Amministrazione comunale.

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