Comune di Mistretta, il debito “La Fauci” si avvia alla definizione

di Giuseppe Salerno
21/06/2020

Sembrerebbe essersi avviata ad una soluzione la vicenda legata all’oramai celebre “debito La Fauci”. Una storia, o meglio, una questione, tra il Comune di Mistretta e un privato cittadino, risalente agli anni 90, quando l’Ente espropriò un’area per realizzarne la zona artigianale, il cosiddetto Piano Insediamento Produttivo.

L’esproprio diede vita ad un contenzioso conclusosi nel 2012 con le sentenze emesse dal Tar di Catania e dalla Corte d’appello di Messina che condannavano il comune amastratino a versare alla ditta La Fauci, proprietaria del fondo, la cifra di 1 milione 738 mila euro.

Il Comune di Mistretta, nel 2013, amministrato dall’allora sindaco Iano Antoci, in virtù del giudicato propose ai signori La Fauci una transazione indennitaria riducendo il debito di 1 milione 738 mila alla minore somma di 1milione 300 mila euro, ottenendo un abbattimento di somma di circa 440 mila euro. I fratelli La Fauci accettarono le condizioni proposte dall’Amministrazione comunale di allora a patto, però, che le stesse somme venissero erogate dal Comune di Mistretta rispettando un programma chiaro e dettagliato:

a) Entro e non oltre il 31 dicembre 2013: la somma di € 418.277,39
b) Entro e non oltre il 30 giugno 2014: la somma di € 250.000,00
c) Entro e non oltre il 31 dicembre 2014: la somma di € 200.000,00 
d) Entro e non oltre il 31 marzo 2015: la somma di € 181.722,61
e) Entro e non oltre il 30 giugno 2015: la somma di € 250.000,00

La transazione venne onorata, ma in parte poiché l’Ente rispettò solo alcune scadenze. Al 30 giugno 2015 non venne versata la somma per cui il Consiglio comunale, nel dicembre 2013, aveva, con ampio anticipo, pensato e trovato una soluzione attraverso la contrazione o devoluzione di un mutuo. La somma di cui parliamo e pari ad € 381.722,61; la quarta e la quinta rata, meno 50 mila euro che erano state versate in anticipo rispetto al crono programma nella terza tranche (nell’aprile 2014). Con la terza rata infatti vennero pagati ai La Fauci 250.000,00 euro anziché le 200 mila previste nella proposta transattiva.

Come aveva previsto il Consiglio comunale nel 2013, le 381.722,61 euro potevano essere liquidate attraverso la devoluzione di una parte del mutuo che nel 2011 era stato acceso per ristrutturare i locali dell’ex cinema Odeon. Devoluzione che il civico consesso avrebbe dovuto approvare entro il 31/12/2014 ma la proposta, inspiegabilmente, l’Amministrazione comunale non la portò mai all’attenzione del Consiglio.

In netto ritardo, nell’ottobre 2015, venne approvata, con delibera di giunta, la devoluzione parziale del già citato mutuo. Illegittima, considerato che la competenza per la devoluzione dei mutui è di esclusiva competenza del Consiglio comunale. La delibera dell’Amministrazione comunale venne inviata alla Cassa Depositi e Prestiti ai fini di ottenere lo svincolo delle 381mila euro. Il 24 marzo 2016 l’Istituto risponde al Comune rigettando la richiesta ritenendola tardiva.

“Mosso da concreti sentimenti nei confronti della comunità amastratina – ci raccontò qualche anno addietro in una intervista uno dei creditori, Francesco La Fauci assieme a mia sorella, decidemmo di dare un’altra possibilità al Comune, differendo il termine ultimo al 31 dicembre 2016. Giorni prima, alla presenza del mio legale, incontrai il sindaco Porracciolo, e parte della sua Amministrazione, il quale mi assicurava il versamento della restante somme subito dopo le festività Natalizie”.

Ancora una volta, l’impegno viene disatteso. A questo punto, venendo meno gli accordi i La Fauci furono costretti a rivolgersi al proprio legale che consigliò loro di presentare ricorso per decreto ingiuntivo presso al Tribunale civile di Patti che, nel dicembre 2018, condanna il Comune di Mistretta al pagamento della somma complessiva di euro 403.178,17. Il Tar di Catania nel novembre 2019 si esprime favorevolmente, nei confronti dei La Fauci, per l’ottemperanza al giudicato del Tribunale civile di Patti.

A questo punto la Commissione straordinaria, che regge le sorti del Comune di Mistretta a seguito dello scioglimento dello stesso, propone ai La Fauci un accordo transattivo per la bonaria definizione della vertenza. La proposta transattiva vede un abbattimento delle somme dovute dal Comune del 10% il quale si impegna a mettere la parola fine all’annosa vicenda versando ai signori La Fauci la somma totale di € 370.278,66 secondo il seguente programma:
1^ Rata (entro e non oltre il 31 dicembre 2020) € 123.426,22
2^ Rata (entro e non oltre il 31 dicembre 2021) € 123.426,22
3^ Rata (entro e non oltre il 31 dicembre 2022) € 123.426,22

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