Comune di Mistretta, nulla è cambiato nei primi 15 mesi di amministrazione

di Giuseppe Salerno
02/02/2023

Il Comune di Mistretta non paga le bollette e la società di telecomunicazione blocca le chiamate in uscita. Accade anche questo al Comune amastratino dove, da qualche mese, i dipendenti comunali sono costretti a ricorrere al proprio apparecchio telefonico per fare telefonate di lavoro. 

Non bastano le cose serie, per citarne qualcuna l’inconcepibile ritardo nell’approvazione di Conto Consuntivo 2021 e Bilancio di Previsione Pluriennale 2022-2024; la mancata definizione dell’eterna pratica relativa all’espletamento dei bandi per l’assegnazione dei fondi rustici di proprietà dell’Ente, per la quale si registra un mancato introito per centinaia di migliaia di euro nelle casse comunali; l’elargizione della seconda tranche di contributi, destinati alle attività produttive economiche, artigianali e commerciali locali, danneggiati dalla crisi pandemica causata dal Covid, per cui il comune amastratino non ha ancora pubblicato il bando, contrariamente alla quasi totalità dei Comuni nebroidei dove, in diversi, il contributo è stato addirittura elargito, l’amministrazione comunale di Mistretta, guidata dal sindaco Sebastiano Sanzarello, vive anche problematiche meno serie di questo tipo.

Il provvedimento adottato dall’operatore telefonico, di fronte a bollette non saldate, e il conseguente invio di un sollecito di pagamento, è più che legittimo. La compagnia telefonica ha deciso di intervenire sulla linea di telefonia fissa, limitando le chiamate solamente in uscita. Un problema di poco conto che pare essere in via di definizione, ma se analizzato insieme alla moltitudine di altri problemi irrisori e irrisolti, restituisce agli osservatori il senso del vuoto di un ente, nel suo complesso, distratto e inefficace. Un problema di poco conto che diventa per noi, che giornalmente dal nostro punto di vista analizziamo e poi raccontiamo quello che accade, un pretesto per accendere i riflettori su un Comune malfunzionante. Se qualcuno sostiene il contrario mente.

Siamo di fronte ad un ente sempre pieno di problemi, che arranca e fatica a dare risposte fattive. Il cittadino che osserva e valuta in virtù dell’erogazione di servizi collettivi ed individuali, in gestione diretta o delegata a società di servizio, retribuiti con denaro pubblico non ha ancora percepito nessun segnale dell’annunciata ripartenza. Al cittadino interessano poco i motivi o le spiegazioni con le quali puntualmente qualcuno cerca di giustificare inosservanze, ritardi, malfunzionamenti. Le mancanze non possono esclusivamente essere addebitate alle incapacità organizzative degli uffici amministrativi. Sono tanti i fattori concausa e dipendono anche dalle incapacità politico-programmatiche, dalla sufficienza con la quale molti si approssimano a fare politica per la propria comunità e alla fine sono solo buoni “pi cuadiari a seggia”

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