Contenzioso AtoMe1, Sottile smonta gli entusiasmi della Giunta Mancuso

di Davide Di Giorgi
13/03/2022

La risoluzione del contenzioso tra il Comune di Sant’Agata Militello e l’Ato Messina 1 tiene banco nell’agone politico cittadino. L’Ente in liquidazione chiedeva al Comune santagatese 7,5 milioni di euro ma la controversia è stata risolta dall’assessore al Bilancio della Giunta Mancuso, Antonio Scurria, che ha annunciato non solo il risultato raggiunto ma anche che il Comune fosse diventato creditore dell’Ente. A smorzare però gli entusiasmi dell’esponente dell’Esecutivo è l’ex sindaco di Sant’Agata Carmelo Sottile che in un lungo post su Facebook racconta un’altra verità.

Vi proponiamo il testo integrale dell’ex primo cittadino.

Atto di Transazione o Finanza creativa? Lungi dall’augurare il dissesto del Comune è opportuno fare qualche riflessione sull’atto di transazione approvato dalla Giunta comunale nel procedimento giudiziario tra AToMe1 /Comune di Sant’Agata di Militello che ha tutta l’aria di un’operazione di tipo finanziario /contabile, che, al di là dall’ingegnosità dei suoi meccanismi, sembra più un espediente dagli effetti circoscritti, se non addirittura inefficaci o, per certi versi, politicamente negativi al fine di cercare di giustificare i disastri finanziari che hanno portato al fallimento gli ATO, oggi in liquidazione, a discapito della finanza regionale e quindi a carico di tutti i cittadini.

Dalla narrativa che emerge dalla lettura della delibera di giunta e dello schema di atto di transazione pubblicato sull’ Albo pretorio non sembra emergere un successo dell’amministrazione attuale che tra l’altro è la stessa che amministrava nel periodo ATO ma piuttosto si appalesa il tentativo di mettere una toppa ad errori commessi in passato.

In opposizione ad una richiesta di ingiunzione di pagamento di 7,5milioni di euro da parte dell’ATOMe 1 il comune ha contrapposto crediti vantati nei confronti dello stesso Ato Me 1 per 9,1 milioni di euro (benissimo già siamo in vantaggio di 1,6 milioni di euro ).

Tra le righe emerge che il Comune si è accollato un mutuo nei confronti della Regione siciliana per l’anticipazione di cassa di 3,4 milioni di euro per coprire la sottofatturazione degli anni 2005 e 2006 autorizzata dal Consiglio comunale nel 2011 tra l’altro mai contratto e rimborsato non esistendo voci ad esso imputabili nei bilanci comunali.

Sembrerebbe inoltre che oltre ad altri crediti il Comune abbia opposto all’ingiunzione di pagamento come credito nei confronti dell’ATO due fondi di rotazione di 2,1 milioni di euro e 900 mila di euro concessi dalla Regione per servizi resi dall’ATo però a carico del comune!

Ma la cosa che più lascia perplessi è come non si sia tentato di contestare i 3,O60 milioni di euro che non dovrebbero essere dovuti all’ATO per la compartecipazione alle bollette dell’ATOme1 emesse nel 2007 e 2008 in quanto non approvata dal solo organo in grado di poterla autorizzare ,ossia il Consiglio comunale su proposta della Giunta di allora. Inoltre se consideriamo che dall’atto transattivo deriva alla fine solo un saldo di 180 mila euro di credito a favore del comune (non considerando che si partiva già con un maggiore credito di 1,6 milioni di euro ), è anche logico pensare che il credito del comune potesse ammontare a molto di più considerando non dovuta la somma di 3,060 milioni di euro per la sottofatturazione per gli anni 2007 e 2008 (per esempio il credito poteva ammontare a 3,240 milioni di euro :somma di 180 mila E e 3,060 milioni E ).

Pertanto anche se tutto sembrerebbe fare pensare a qualcosa di vantaggioso per il comune così come si vuol far credere in realtà di fatto sulla carta avviene che il comune si accolla un fondo di rotazione nei confronti della regione Sicilia di 3,430 ml di euro (che come debito probabilmente potrebbe già essere in prescrizione perché trascorsi più di dieci anni ) e sana 3,060 milioni di euro non dovuti per fatturazione non autorizzata, a fronte di 180 mila euro finali di premio /compenso concessi dall’ATO per i benefici contabili ottenuti invece che almeno degli oltre 3 milioni di euro auspicabili. Operazione francamente vantaggiosa ma solo per ATOME1! Occasione persa per contribuire a migliorare ancora di più la situazione economica e finanziaria del nostro comune”.

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