Sant’Agata, decreto ingiuntivo AtoMe1: minoranza presenta mozione

di Redazione
27/05/2020

I consiglieri comunali di opposizione al Comune di Sant’Agata Militello Carmelo Sottile, Monica Brancatelli, Melinda Recupero e Nunziatina Starvaggi hanno presentato una mozione che impegna il sindaco Bruno Mancuso e l’amministrazione comunale a rendere partecipe il Consiglio comunale dello stato del procedimento relativo al piano di riequilibrio e del contenzioso con l’ATO ME 1, fornendo ogni documentazione ed informazione al riguardo, anche in ordine alle iniziative da intraprendere.

Riportiamo di seguito il testo integrale della mozione:

OGGETTO: Notifica Decreto ingiuntivo ATO 1 di € € 7.548.403 – immediato accertamento – rischio dissesto

I sottoscritti, nella qualità di Consiglieri Comunali del Comune di Sant’Agata di Militello, ed esclusivamente per lo svolgimento delle funzioni connesse all’espletamento del mandato amministrativo

Premesso

Che il Comune di Sant’Agata attualmente opera in situazione di pre-dissesto, in quanto ha “scelto” di fare ricorso allo strumento straordinario del piano di riequilibrio pluriennale (in fase di attuazione) per poter adempiere alla massa di debiti certi fuori bilancio ammontanti a circa 4/5 milioni di euro, per quanto a parere dei sottoscritti e del Segretario Generale il Comune non rischiasse il dissesto;

Che ancora oggi non risulta chiaro a che punto sia l’iter in corso, non essendo stato possibile acquisire la corrispondenza con il Ministero e la Cassa depositi e prestiti;

Che nei giorni scorsi si è venuti a conoscenza, tramite blog di informazione locali, della notifica di un Decreto ingiuntivo, con cui l’ATO1 ingiunge al Comune di S. Agata di Militello il pagamento di € 7.548.403, oltre accessori;

Che sulle poste contabili comunicate in sede di Piano di Riequilibrio non risultano inseriti debiti con l’ATO Me 1, nonostante secondo il bilancio di tale Ente risulti un credito nei confronti del Comune di S. Agata (come risulta dalla corrispondenza tra ATO ME 1 ed il comune);

Che tale debito, per quanto controverso,  una volta avviata la procedura di riequilibrio, sarebbe dovuto/potuto essere inserito nel piano, atteso che la ricognizione dei debiti in sede di predisposizione del piano di riequilibrio non ricomprende solo i debiti portati da titolo esecutivo, infatti l’art. 243 bis del TUEL (che regolamenta il piano di riequilibrio pluriennale) prevede che, ai fini della predisposizione del piano, l’ente è tenuto ad effettuare una ricognizione di tutti i debiti riconoscibili ai sensi dell’art. 194 TUEL e finanche i debiti potenziali, come previsto dalla normativa in materia.

Considerato

Che nel corso della seduta consigliare del 30.10.2018 (in cui è stato discusso ed approvato il bilancio di previsione 2018-2021) è emerso che dal Bilancio Ato 1 risultavano debiti nei confronti dell’Ente.

Che la ragioniera dott.ssa Smeriglia, in risposta alla specifica domanda su eventuali debiti del Comune nei confronti dell’Ato, ha richiamato la deliberazione 151 del 5 dicembre 2014, nella quale risulta essere stata operata dagli uffici una ricognizione dei rapporti tra il Comune e l’Ato 1;

Che nella predetta delibera si fa riferimento alla Nota prot. N. 33130 del 25 novembre  2014, con la quale la Società ATO Me 1 in liquidazione afferma che dalle scritture contabili dell’ATO emergerebbero dei crediti nei confronti del Comune, alcuni compensabili da parte del Comune per reciproci crediti, certi, liquidi  (per i quali si proponeva una compensazione, non ancora attuata), ed un’ulteriore partita debitoria (inserita solo nel Bilancio dell’ATO)  per la compartecipazione ai costi di servizi gestione per gli anni 2005, 2006, 2007 e 2008, c.d. “sottofatturazione”, per i quali, mancando un idoneo atto deliberativo, non risultavano inseriti nel bilancio comunale, e pertanto, in considerazione della complessità della situazione, non potevano essere oggetto di compensazione in quanto non avevano i requisiti della certezza e dell’esigibilità;

Che i predetti presunti crediti per la c.d. “sottofatturazione”, rivendicati dall’Ato nei confronti del Comune, sono riferibili alla gestione 2003 – 2012, durante l’amministrazione Mancuso, con il Comune di Sant’Agata nel ruolo di comune capofila e con il numero maggiore di azioni, avendo partecipato alla sottoscrizione dell’aumento di capitale necessario ad accedere al fondo di rotazione;

Ritenuto

Che, verosimilmente, il decreto ingiuntivo notificato nei giorni scorsi con cui l’Ato 1 ingiunge al Comune di S.Agata di Militello il pagamento di € 7.548.403, dovrebbe riferirsi, in buona parte,  alle c.d. “sottofatturazioni” relative agli anni 2005, 2006, 2007 e 2008;

Che, in ragione del predetto del decreto ingiuntivo, il Comune potrebbe anche rischiare il dissesto finanziario;

Che, pertanto, con la massima urgenza bisogna fare chiarezza ed accertare se il credito che l’ATO rivendica sia o meno dovuto e quali iniziative l’amministrazione intende adottare per la tutela del Comune e dei cittadini.

Tutto ciò premesso e considerato e ritenuto

Si propone

Al Consiglio comunale di approvare la presente mozione che impegna il Sindaco e l’amministrazione comunale a rendere partecipi i consiglieri comunali dello stato del procedimento relativo al piano di riequilibrio e del contenzioso con l’ATO ME 1, fornendo ogni documentazione ed informazione al riguardo, anche in ordine alle iniziative da intraprendere.

Si chiede inoltre di inserire la stessa all’O.d.G. del primo Consiglio Comunale utile.

La presente mozione presenta i caratteri dell’urgenza, e pertanto, si formula espressa richiesta di convocazione del consiglio comunque non oltre i termini previsti dal Regolamento Comunale.

Sant’Agata di Militello lì 27/05/2020

 

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