“Non siamo contrari al Covid-Hospital ma pretendiamo garanzie”. Vincenzo Lionetto Civa, sindaco di Castell’Umberto, Comune del Distretto sanitario 31, interviene nel dibattito scatenato dopo le polemiche nate dalla relazione della dott.ssa Paolina Reitano, direttrice dei presidi ospedalieri di Sant’Agata e Mistretta, che ha dato parere negative alla trasformazione dell’ospedale in Covid misto.

Lo abbiamo raggiunto telefonicamente e ci ha dato la sua posizione.

Sindaco, come mai il suo nome non compare nella nota dei sindaci dei Nebrodi che sostengono il progetto?

“Non mi hanno mai consultato. A me nessuno ha chiesto di firmare la nota”

E l’avrebbe firmata?

“No”

Come mai?

“Vorrei ribadire un concetto, se permette”

Prego

“Io non sono contrario al Covid-Hospital ma chiedo garanzie”.

Si spieghi meglio…

“Qui c’è il parere negativo della direzione sanitaria del nosocomio che segnala 13 criticità. Questa relazione è l’esatta fotocopia delle richieste che noi sindaci abbiamo detto all’Assessore Razza quando venne a Sant’Agata. Avevamo anche chiesto che un nostro rappresentante, il sindaco di Frazzanò, Gino Di pane, potesse essere consultato, invece nulla. Come si fa a procedere con i lavori se c’è un parere negativo. Servirebbe un parere positivo da parte di chi poi dovrà gestire la struttura. Qui manca l’autorizzazione praticamente. E quando finiranno i lavori chi dovrà dare il visto per l’idoneità?”

Cos’è successo secondo lei?

“C’è stato un cortocircuito incredibile in questa vicenda. Io, e molti altri sindaci, pensiamo che se ci c’è una relazione tecnica con un parere negativo allora il Covid-Hospital non deve farsi. Ci devono essere i presupposti e le garanzie di sicurezza per tutto il territorio dei Nebrodi”.