Decesso avvocato Turrisi: una trombosi ha causato l’emorragia cerebrale
A causare l’emorragia cerebrale all’avvocato Turrisi è stata una trombosi. Sembra dunque non avere alcun dubbio l’equipe medica, composta dal medico legale Fabrizio Perri, dell’anatomopatologo Giovanni Bartolone e dal dott. Antonio Albanese, specialista in malattie infettive, sulla morte del legale 45enne di Tusa, deceduto lo scorso 9 aprile nel reparto di rianimazione del Policlinico universitario di Messina.
E’ stata dunque una trombosi a determinare l’aumento della pressione dei capillari e, di conseguenza, l’emorragia cerebrale che ha causato la morte dell’avvocato tusano. Dalle primissime indiscrezioni che trapelano dopo tre ore di autopsia, lo staff medico legale, nominato dai magistrati Federica Rende e Roberto Conte della Procura della Repubblica di Messina, ha proceduto ad espiantare, analizzare ed anatomizzare diversi organi del 45enne, dall’esame dei quali dovranno rispondere ad uno dei quesiti posti loro dai magistrati, in particolare “se sussiste una correlazione eziologica tra il decesso di Mario Turrisi e la somministrazione del vaccino anti Covid AstraZeneca, alla luce della conoscenze della letteratura medica attualmente consolidate”.
La salma dello sfortunato avvocato farà ritorno domani al suo paese natio, dove alle ore 15 presso la Chiesa Madre, Maria Santissima Assunta, si celebreranno i funerali.