Estorsione aggravata, torna libero 39enne di Santo Stefano

di Davide Di Giorgi
24/12/2022

Torna in libertà Francesco Conti Mica, il 39enne originario di Tortorici ma da oltre venti anni residente a Santo Stefano di Camastra, che era stato arrestato dal Gip di Messina perché ritenuto responsabile di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un giovane stefanese. L’uomo è indagato nell’ambito di una inchiesta della DDA di Messina, e deve rispondere di aver estorto, per un anno, in più occasioni, alla vittima prescelta, un totale di 20 mila euro, fingendo che la somma fosse necessaria per fargli ottenere un posto di lavoro nel Corpo Forestale Regionale. Assunzione mai avvenuta. La notizia dell’arresto ha avuto in questi giorni ampia eco nazionale.

Ieri la decisione del Tribunale del Riesame di Messina, che accogliendo la tesi difensiva sostenuta dai legali di fiducia dell’indagato, gli avvocati Nino Favazzo e Lucio Di Salvo, ne ha ordinato l’immediata liberazione. “Già subito dopo l’interrogatorio di garanzia – hanno dichiarato gli avvocati Favazzo e Di Salvo – avevamo evidenziato la insussistenza di condotte estorsive e, soprattutto, della aggravante del metodo mafioso. Dalle dichiarazioni della persona offesa, infatti, erano solo emersi fatti di truffa. In attesa di conoscere la motivazione della ordinanza di accoglimento del riesame, il tenore della decisione, ci consente di ritenere che il Tribunale ha escluso la aggravante del metodo mafioso contestata e riqualificato la condotta in termini di truffa semplice. Da qui la immediata scarcerazione”.

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