L’ACR Castelluccese si rinnova: una storia fatta di amore e impegno

di Giuseppe Salerno
21/10/2023

L’ACR Castelluccese, con l’esordio odierno contro il Tusa, timbra il cartellino ai Campionati della lega nazionale dilettanti, per il quarantunesimo anno consecutivo, mantenendo lo stesso numero di affiliazione

La Federazione Italiana Giuoco Calcio, in deroga al termine ordinario, fissato al 18 settembre scorso, ha accettato la richiesta di iscrizione al campionato di Terza Categoria formulata dalla dirigenza della Castelluccese, adottando i requisiti di rientro oltre i tempi di scadenza riservati alla “storicità dei Club, onorabilità e/o agli ostacoli tecnici legati alle affiliazioni”.

Contrariamente a quanto aveva riportato questo Giornale, sulla scorta di informazioni ufficiali, continua la storia d’amore e impegno iniziata 41 anni fa quando Mimmo Tata, Serafino D’Angelo, Salvatore Nobile, Placido Lutri (u biondu), Antonino Mammana, Vincenzo Scudieri, Antonino Oieni, Placido Randazzo, Dino Sciortino, Nino Guzzo e Roberto Matasso, il 25 ottobre del 1982 si recarono dal notaio Tamburello, a Mistretta, per sottoscrivere l’atto costitutivo di quella che in seguito è diventata una delle società più blasonate dei Nebrodi occidentali: l’ACR Castelluccese  

La squadra, che conta 27 tesserati locali, oggi, alla prima d’esordio al campionato di Terza Categoria per l’anno 2023/24, al comunale di Tusa ha incassato 6 reti senza segnarne alcuna. Ma questo conta poco. Quel che conta che i giovanissimi che sono scesi in campo, dal punto di vista tecnico seguiti da Antonino Iudicello, (meglio conosciuto come Jolly) , vivono il giusto entusiasmo, l’elemento essenziale che ha portato i loro predecessori  a scrivere 41 anni di storia e di successi calcistici.

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