Mistretta, una fiaccolata in occasione del 50° anniversario del terremoto

di Giuseppe Salerno
30/10/2017

Silenzio e commozione marcheranno la fiaccolata in occasione del cinquantesimo anniversario del terremoto che, il 31 ottobre 1967, devastò la città di Mistretta senza, tuttavia, far registrare alcun ferito.

Organizzata dall’Amministrazione comunale e dal Santuario della Madonna dei Miracoli , il corteo, previsto per le ore 21 di domani, partirà dalla chiesa Santa Maria delle Grazie, attraversando buona parte della città, fino al Santuario della Madonna dei Miracoli nel quale, nell’ora esatta in cui 50 fa ebbe inizio il sisma che in 15 secondi rase al suolo 85% delle abitazioni, alle 22:10, avrà inizio la Santa Messa officiata da Monsignor Michele Giordano. La comunità amastratina si stringe attorno a Maria Santissima dei Miracoli  alla quale riconosce la misericordia e la grazia per lo scampato pericolo.

Da secoli uomini, donne e bambini si sono inginocchiati davanti al simulacro di Maria che si trova in una nicchia della chiesa principale di Mistretta affidando a Lei i pensieri più intimi e nascosti nei loro cuori. Da sempre quell’angolo incantato della chiesa ha riunito fedeli vicini e lontani. Nei secoli alla Madonna dei Miracoli i mistrettesi si sono affidati totalmente chiedendo protezione e Grazia. Quel volto dolce che infonde speranza e serenità potrà essere scoperto da pellegrini provenienti da tutto il mondo. Alla base della statua marmorea c’è l’iscrizione “Sancta Maria di Loreto 1495”. Nel giuramento del clero e dei giurati della città di Mistretta che risale al 16 febbraio 1783 di fronte al notaio Francesco Pedevillano si ricorda che “la domenica del 15 dicembre 1619 il Sacratissimo Simulacro, dopo vespro, per tre ore, con stupore e commozione di tutta la città, mandò fuori tanto umore”. Da allora il simulacro della Vergine, che originariamente si chiamava di Loreto, fu chiamato Maria Santissima dei Miracoli.

Oltre al miracolo riconosciuto dai fedeli il 31 ottobre del 1967, il soccorso della Madonna viene attribuito anche in tempi più recenti. Nel 2003 alle 7 del mattino un fulmine ha squarciato la cupola della chiesa di San Sebastiano, ben 27 autovetture sono state danneggiate, una completamente schiacciata e il conducente è rimasto illeso. Salvi anche alcuni operai che abitavano in quel periodo in canonica. L’11 marzo 2007 circa 40 chilogrammi di stucco sono caduti durante la notte tra il transetto e l’aula della chiesa madre, che il giorno precedente era gremita di fedeli. Ancora nel 2014 un fulmine ha colpito la chiesa di san Nicola danneggiando vetture e case, ma non ci sono stati feriti. Alla luce di questi eventi il parroco, Michele Placido Giordano, ha chiesto al vescovo la possibilità che la chiesa diventasse santuario cioè luogo riconosciuto dalla chiesa per una presenza particolare della Vergine Madre di Dio nei confronti dei fedeli.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.