Mistretta, potenziamento ospedale: cosa chiedono i sindaci del territorio

di Giuseppe Salerno
26/03/2020

I sindaci e gli amministratori del Distretto Sanitario D 29, dei Comuni di Mistretta, Castel di Lucio, Motta d’Affermo, Pettineo, Reitano, Santo Stefano di Camastra e Tusa, scrivono al Direttore Generale dell’ASP 5 di Messina, Paolo La Paglia, e per conoscenza al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore alla Salute e ai responsabili della Protezione Civile nazionale e regionale in vista della riconversione in Covid Hospital dell’Ospedale di Sant’Agata:

“Nei giorni scorsi abbiamo scritto, preoccupati dall’attuale emergenza sanitaria da COVID-19, evidenziando la necessità di ridistribuire sul territorio provinciale una rete di servizi a beneficio delle popolazioni anche le più marginali confidando nelle potenzialità dell’Ospedale “SS. Salvatore” di Mistretta. Dopo aver colpito le regione del Nord, oggi purtroppo il contagio da Covid 19 è giunto da Noi ed in modo dirompente (essendo oramai quasi mille i contagiati nell’isola), per questo è fondamentale aumentare la risposta del SSR e potenziare i posti letto per i malati COVID.

Dopo la nostra lettera, gli organi di stampa hanno dato notizia di una Sua nota, che dispone l’individuazione del P.O. di Sant’Agata Militello come Covid-Hospital; sempre nella Sua nota del 23 marzo, viene disposto che tutte le UU.OO. e i relativi dirigenti, in atto operativi nel P.O. di Sant’Agata Militello venissero trasferiti presso i PP.OO di Patti e Mistretta.
Partendo da queste considerazioni, e certi che la Nostra conoscenza diretta della realtà territoriale, unita, c’è lo permetterà, anche alla conoscenza della realtà sanitaria che passa dal contatto quotidiano con tutti gli operatori sanitari del territorio (senza con questo voler fare invasioni di campo), possa essere di certo utile, siamo qui ad avanzare le seguenti proposte volte al necessario potenziamento dell’ ospedale “SS.Salvatore” di Mistretta:

– spostare i reparti di Chirurgia e Ortopedia del P.O. di Sant’Agata di Militello in quelli del U.O. di Chirurgia del P.O. “SS. Salvatore”, utilizzando qualora necessario anche gli spazi dell’ex reparto di ostetricia dello stesso P.O.;

– allocare la Medicina di Sant’Agata Militello nel reparto dell’attuale lungodegenza del “”SS. Salvatore”;

Per fare questo si renderebbe necessario spostare il reparto della lungodegenza, ove attualmente è allocato il reparto di Medicina.

Si evidenzia che l’Ospedale di Mistretta è dotato di una sala operatoria perfettamente adeguata, che per essere pienamente funzionale e poter garantire interventi sia di ortopedia che di chirurgia, necessiterebbe solo di essere attrezzata con un lettino ortopedico operatorio (a suo tempo “prestato” alla sala operatoria dell’ospedale di Sant’Agata).

Ovviamente per far ciò sarebbe indispensabile, come tra l’altro sottinteso nella Sua del 23.03, integrare il personale medico, almeno, con le seguenti unità:

2 ortopedici;
3 chirurghi;
1 cardiologo;
2 anestesisti;
1 radiologo;
3 medici di pronto soccorso.

Visto il momento, è di tutta evidenza che le suddette richieste, avanzate dal TERRITORIO, si palesano meritevoli di accoglimento e tecnicamente sostenibili. Non è pensabile spostare tutti i reparti dell’Ospedale di Sant’Agata a Patti, centro periferico rispetto al territorio dei Nebrodi, soprattutto rispetto alle comunità del Distretto 29, in considerazione delle distanze chilometriche e della dissestata viabilità interna”.

 

 

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