Motta D’Affermo, Adamo: “Troppe notizie false sulla Piramide, ora basta!”

di Redazione
25/08/2020

Troppe notizie false sulla Piramide di Motta D’Affermo e l’amministrazione comunale dice basta. Non sono andate giù al sindaco del comune nebroideo, Sebastiano Adamo, le parole su un’opera famosa a livello internazionale balzata al centro della cronaca per la storia della tragica scomparsa di Viviana Parisi e del piccolo Gioele e diventata, suo malgrado, una sorta di simbolo del misticismo.

“Si tratta come detto di un’installazione monumentale del grande artista contemporaneo Mauro Staccioli, voluta fortemente dal mecenate Antonio Presti, realizzata tra il 2008 e il 2009 con la collaborazione del Comune di Motta d’Affermo. È stata inaugurata il 21 marzo del 2010 ed è stata integrata per volontà dello stesso mecenate Antonio Presti nel circuito di opere d’arte contemporanea denominato “Fiumara d’Arte”, la stessa che per i suoi contributi di altissimo valore culturale e per le molteplici iniziative di promozione sociale intraprese dal suo ideatore e fondatore, è stata insignita dall’apprezzamento ufficiale e pubblico del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, riconosciuta come “percorso turistico-culturale” dalla Legge Regionale 1 febbraio 2006 n° 6, e, infine, introdotta con Decreto Dirigenziale n° 4545 del 27/09/2018 emanato dall’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana tra i “Luoghi della Cultura” della Regione Siciliana”. La “Piramide 38° Parallelo” è sorta, secondo le intenzioni dell’artista Staccioli e del mecenate Presti, come segno artistico di bellezza, di concordia e di pace rispetto alla contrapposizione che, dall’altra parte del globo, sullo stesso tracciato convenzionale del 38° parallelo, vede ancora contrapposte le due Coree, con i riflessi geopolitici che anche odiernamente mettono a repentaglio le sorti dell’umanità; la scultura, pertanto, vuole essere monito ed invito ad elevare lo sguardo verso l’infinito e a coltivare la conoscenza come unico baluardo della libertà la dimensione dell’installazione monumentale, con la feritoia che si apre lungo lo spigolo occidentale e che al tramonto consente d’inondare il suo interno di luce ha indotto il mecenate Antonio Presti alla geniale istituzione del “Rito della Luce”, cosi denominato perché tenuto annualmente in concomitanza del solstizio d’estate (giorno più lungo dell’anno), e consistente nel raduno di scultori, pittori, poeti, designer, attori, performers cantanti e intellettuali che, in un atto di collettiva condivisione, insieme a persone comuni, esprimono tutti i loro talenti declinandoli in varie forme d’arte”.

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