Era un carusu dannificu, un ragazzino che attirava guai come un parafulmine. Vincenzo Nibali, il messinese che ha scritto pagine indelebili del ciclismo mondiale, si racconta con sincerità. «Una vetrata pericolante? La tiravo giù a sassate. Ho fatto esplodere le cassette delle lettere del quartiere Boccetta con i petardi, ho rischiato di schiantarmi con la […]