Il piano finanziario Tari del Comune di Mistretta finisce in Procura

di Giuseppe Salerno
26/10/2017

Anche il piano finanziario Tari 2016 del Comune di Mistretta finisce nelle mani dei giudici del Tribunale di Patti i quali dovranno verificarne condizioni e caratteristiche di conformità rispetto a quel che prevede la legge. Il documento finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, arriva sotto la lente d’ingrandimento dei magistrati pattesi dopo le dichiarazioni del consigliere comunale Vincenzo Tamburello, nel corso dell’accesa seduta del civico consesso dello scorso 19 ottobre, che ebbe modo di definire, il piano finanziario Tari 2016, “falso”.

“I dati contabili – ebbe modo di affermare Tamburello – non rispecchiano la correttezza, la veridicità e la competenza previsti dalla legge. Un evidentissimo falso, in buona sostanza, dacché viene difficile credere non ci sia potuto essere dolo da parte di chi ha redatto il documento…”. Lo stesso Tamburello denunciava, pubblicamente, immissione illegittima di somme non inseribili nel piano finanziario riferendosi alle competenze, introdotte nel piano, per la prestazione di un geologo ed all’inserimento di fatture non supportate dalla regolare determina d’impegno predisposta dagli uffici.

Proprio su quest’ultimo punto sembra essersi concentrata l’attenzione dei giudici investiti dalla presunta notizia di reato. Dopo i Fondi Rustici di proprietà del comune di Mistretta, per cui la Procura della Repubblica del tribunale di Patti è ancora al lavoro sull’ipotesi d’abuso in atti d’ufficio, ma anche sulla regolarità della condotta amministrativa in ordine al rinnovo dei contratti d’affitto dei terreni comunali, i subentri nei contratti già posti in essere, la regolare conduzione degli stessi fondi, ed eventuali responsabilità per rifiuto e omissione di atti d’ufficio da parte dell’organo di governo e/o di impiegati e funzionari interni all’Ente; la Gestione rifiuti al Comune di Mistretta, dal quale sarebbero emergere ipotesi di reato, legate all’amministrazione e gestione del servizio dei rifiuti, su diversi fronti e per la quale, lo scorso giugno, sono stati deferiti, in stato di libertà, presso la Procura della Repubblica del tribunale Patti, quattro dipendenti comunali; la discutibile autonomina del sindaco Liborio Porracciolo a capo dell’Area Economica Finanziaria del Comune il quale, a seguito di un’indagine disposta della magistratura, lo scorso agosto, venne iscritto nel registro degli indagati, altre carte del Comune di Mistretta finiscono nel Palazzo di Giustizia di Patti per l’apertura di un altro fascicolo.

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