“A San Marco d’Alunzio sembra che non sia successo nulla, sembrano lontanissimi i giorni di piena emergenza coronavirus”. Comincia così la nota, inviata alla nostra redazione, del consigliere comunale, Andrea Monici. Il consigliere è critico nei confronti dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Dino Castrovinci e chiede spiegazioni in merito alla gestione dell’emergenza coronavirus nel piccolo paese dei Nebrodi, colpito da un focolaio di Covid 19 in due case di cura. 

“Da un lato non posso che essere sicuramente felice del fatto che la situazione stia lentamente tornando alla normalità – prosegue il consigliere comunale -. Sono immensamente felice che la gran parte dei contagiati siano oggi guariti ma che l’ultimo aggiornamento dell’amministrazione comunale, riguardo la situazione Covid 19 a San Marco, risalga al 24 aprile lo trovo vergognoso.

In paese si rincorrono voci ufficiose, i cittadini infatti, in base a queste, fanno supposizioni e considerazioni, ma non c’è alcuna nota ufficiale che li aggiorni e li rassicuri costantemente. Un’emergenza gestita sin dall’inizio in questo modo, nell’ombra, a differenza di molti altri amministratori che, nonostante la situazione nei loro Comuni fosse assolutamente più tranquilla, si preoccupavano quotidianamente e immediatamente di dare alla popolazione ogni aggiornamento o semplicemente una parola di conforto.

Ritengo che il nostro Sindaco non doveva aspettare la diretta Facebook della Parrocchia, in occasione della S. Messa dei Santi Patroni, lo scorso 25 aprile, per approfittarne e fare un comizio dall’altare. Avendo una pagina ufficiale dell’amministrazione avrebbe in qualunque momento potuto parlare in streaming ai cittadini. Lo ha fatto durante una celebrazione eucaristica, perché non farlo in qualsiasi altro momento?

Chiedo al Sindaco – conclude Monici – che vengano immediatamente forniti i risultati degli ultimi tamponi effettuati nei giorni scorsi e di relazionare immediatamente sullo stato attuale dei contagi a San Marco, nonostante siano già passate 24 ore dai comunicati ufficiali dell’ASP, e lui non abbia ritenuto necessario comunicarlo ai cittadini”.