Sant’Agata, mancato Consiglio aperto: parla la presidente Reitano

di Davide Di Giorgi
28/12/2022

“Ritengo che l’accanimento di alcuni consiglieri comunali nei miei confronti sia ingiustificato e del tutto privo utilità per un sano confronto politico diretto a migliorare il governo della città”. È un fiume in piena la presidente del Consiglio del Consiglio comunale di Sant’Agata Militello, Laura Reitano, che ha deciso di respingere tutte le accuse che gli sono piovute addosso dopo la decisione di non convocare la seduta consiliare in modalità aperta sui ritardi nei lavori del porto e sull’emergenza cimitero. La decisione ha scatenato un vespaio di polemiche con la minoranza e gli indipendenti che hanno scritto una nota alla Regione Siciliana (che ha già risposto) e il ricorso al TAR presentato dalla consigliera comunale Nancy Starvaggi, di cui si attende la decisione.

La Reitano, finita sul banco degli impuntati, ha deciso di difendersi e parla di “ennesimo atto di ”pressione politica” compiuto nei miei confronti mi costringe a spendere qualche parola al fine di chiarire ai cittadini santagatesi quanto sta accadendo. Ritengo, innanzitutto, doveroso premettere che è per me un onore ricoprire una carica così prestigiosa e al tempo stesso di grande responsabilità, caratterizzata da una continua ricerca dell’equilibrio tra le varie forze politiche presenti in Consiglio comunale. E ringrazio chi, sin da subito, ha creduto nella mia persona e mi ha accordato piena fiducia permettendomi di assumere questo ruolo. Ringrazio anche gli Uffici della Presidenza, il Segretario comunale, il Sindaco e tutta l’Amministrazione, i Consiglieri di maggioranza, il Consigliere Vitale che, nonostante i diverbi passati, ha a suo tempo permesso che il Consiglio Comunale potesse riprendere regolarmente la propria funzionalità. Ringrazio, infine, quei Consiglieri di minoranza che hanno accettato, con il dovuto rispetto per le Istituzioni, il ruolo che mi è stato affidato.

In questo periodo ho cercato di fare del mio meglio, essendo alla prima esperienza, e non nascondo che non è stato semplice, poiché in questi mesi sono stati discussi in Consiglio alcuni dei principali strumenti di programmazione dell’attività dell’Ente, oggetto di accesi dibattiti in aula. Ho agito nel rigoroso rispetto delle norme che disciplinano l’attività del Consiglio. Nonostante ciò sono stata destinataria di atteggiamenti di alcuni Consiglieri comunali che definirei irrispettosi non solo della carica ricoperta, ma della mia persona e della mia professionalità. Soprattutto nelle ultime sedute consiliari si è dibattuto più sulle mie qualità o difetti personali che sul contenuto delle proposte oggetto all’ordine del giorno, con toni non sempre degni di un civico consesso.

Sono stata destinataria, altresì, di diversi esposti, alla Prefettura, all’Assessorato regionale delle autonomie locali e, da ultimo, di un ricorso al Tar per aver inteso “esercitare una facoltà riconosciuta da regolamento” come espressamente ammesso dalla stessa ricorrente. Peraltro, mi preme sottolineare che si tratta di un ricorso diretto ad ottenere l’annullamento di atti che non hanno alcuna efficacia lesiva nei confronti dei consiglieri comunali. Azione discutibile non solo sul piano politico ma anche sul piano giuridico.

Ritengo che questo atteggiamento sia la dimostrazione che certe “forze politiche” dinanzi ad un giovane che ha un nuovo modo di approcciarsi alle questioni, scevro da pregiudizi e da posizioni precostituite, si siano “destabilizzate” ed abbiano attivato ciò che meglio gli riesce: la cd. “macchina del fango”, carica di offese, minacce e segnalazioni (dal contenuto inverosimile) alle autorità varie, alla ricerca di conferme alle infamie scagliate contro gli oppositori.

Sento di poter dire che i cittadini sono stanchi di questi meccanismi, che non procurano alcun vantaggio al nostro Paese. E che sono maturi i tempi per il “collocamento a riposo” di questi “vecchi politici”. Sant’Agata merita di più. Invito, pertanto, i giovani a non lasciarsi intimorire da queste forme di boicottaggio politico e a farsi avanti per portare linfa nuova alla politica santagatese, che sarà necessaria per affrontare le sfide che il Paese dovrà superare per uscire al meglio da questo periodo di emergenza e crisi globale e recuperare appieno il ruolo di centralità che gli spetta. Vorrei che questa mia esperienza possa rappresentare, nonostante le difficoltà, uno stimolo per combattere certe dinamiche e dimostrare che anche a Sant’Agata, come già avvenuto in diversi comuni limitrofi, le nuove generazioni possono essere la base di nuova prospettiva politico-amministrativa. Colgo infine, l’occasione, per augurare a tutti i cittadini santagatesi di trascorrere serenamente le festività in corso”.

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