Sant’Agata, minoranza: “Facciamo nostro dovere, mai fatto tifo per il dissesto”

di Redazione
10/03/2021

“Noi consiglieri di minoranza abbiamo accolto con un sospiro di sollievo la notizia dell’approvazione del piano da parte della Corte. Contrariamente a quanto qualcuno prova ad insinuare, al fine di difendere la scelta assai “temeraria” e “insidiosa” del piano di riequilibrio, noi consiglieri di minoranza non coltiviamo alcuna speranza che nel nostro comune vada dichiarato lo stato di dissesto, non ne avremmo alcun interesse. Noi facciamo semplicemente il nostro dovere”.

Così i consiglieri di opposizione al Comune di Sant’Agata di Militello Giuseppe Puleo, Nancy Starvaggi, Monica Brancatelli e Antonio Vitale, commentano l’approvazione da parte della Corte dei Conti del piano di riequilibrio dell’Ente.

“Non smentiamo niente di quanto affermato da due anni a questa parte – proseguono -. Il Comune non rischiava il dissesto – come ha affermato l’allora segretario comunale dott. Russo – il piano di riequilibrio è uno strumento insidioso “scelto” e voluto dall’amministrazione, che non era necessario, in considerazione del “modesto” ammontare dei debiti rispetto ad un comune come quello di Sant’Agata.

È uno strumento che ha impedito la stabilizzazione dei precari e non permetterà la stabilizzazione degli ASU – a cui la Regione ha dato il via libera -, questi sono dati di fatto. Come è un dato di fatto che ci è stato illegittimamente negato l’accesso alla nota della corte dei Conti, cui avevamo diritto. Avevamo avanzato tale richiesta per poter fare fronte comune in un momento delicato del paese e continuare nella nostra azione di controllo e propositiva rispetto ai continui inciampi dell’amministrazione Mancuso, allarmati dalle notizie provenienti dalla Casa comunale, dal momento che la Corte dei Conti, anziché omologare il piano di riequilibrio, come spesso avviene, aveva formulato diversi rilievi allegati alla nota, come confermato anche dalla Responsabile dei servizi finanziari.

Il via libera al rilascio della nota negata, arrivato ieri pomeriggio, dimostra che non vi fossero ragioni valide per escludere il rilascio e la visione della stessa e conferma il sospetto che tale atto è stato sottratto alla nostra conoscenza per la preoccupazione che potessimo mettere in luce le gravi colpe dell’amministrazione nel caso in cui fosse stato dichiarato il dissesto. Da ciò desumiamo che le carte presentate dal Comune non erano a posto e che la strada comunque non è facile e resta in salita.

Il via libera della Corte dei Conti rappresenta un primo passo, ora tutte le misure restrittive legate al piano entrano pienamente in vigore e la Corte dei Conti ogni sei mesi dovrà verificare l’iter e gli obiettivi del Piano. E noi non possiamo ancora una volta che augurarci che si riuscirà a realizzare gli obiettivi, perché laddove questo non avvenisse si rischierebbe il default, che rimane quale spada di Damocle sul nostro Comune, solo per la testardaggine di questa amministrazione che ha ritenuto di ricorrere al Piano di Riequilibro con accesso al fondo di rotazione per una scelta politica che già ha dimostrato le suoi gravi conseguenze negative” – concludono i consiglieri.

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