Sant’Agata, minoranza invoca l’illegittimità degli atti approvati in Consiglio

di Redazione
20/12/2020

I consiglieri comunali di minoranza al Comune di Sant’Agata di Militello, Giuseppe Puleo, Nancy Stanvaggi, Melinda Recupero, Monica Brancatelli e Antonio Vitale, attaccano duramente l’amministrazione Mancuso e la maggioranza, dopo l’approvazione, avvenuta ieri, del bilancio di previsione 2020/22 e del Piano Triennale delle Opere Pubbliche. 

L’opposizione, in una nota stampa, evidenzia come “all’esito di un consiglio comunale articolato in diversi step (una maratona durata tre giorni), in considerazione alla mancanza dei numeri da parte dell’amministrazione, che ormai non può contare sugli 11 consiglieri di maggioranza, non possono che constatare che sia l’amministrazione che i consiglieri di maggioranza hanno dimostrato  ancora una volta disinteresse totale alle esigenze dei cittadini”. 

“Sono stati approvati gli emendamenti proposti dall’amministrazione, quasi tutti aventi ad oggetto l’impiego di risorse statali ricevute per l’emergenza COVID, anche con i voti dei consiglieri di minoranza – affermano Puleo, Starvaggi, Vitale, Recupero e Barncatelli –  mentre sono stati bocciati tutti i nostri emendamenti. Sono stati bocciati infatti l’acquisto tablet per le famiglie meno abbienti; l’acquisto Giochi per bambini dell’asilo; le risorse a sostegno per attività artigianale e commerciali; le risorse per sistemazione campetto di Scafone; l’area attrezzata per cani  in C.da Giancola; le risorse per la pulizia di villa Falcone e le risorse per il servizio idrico”.

L’unica nota positiva del Consiglio è che molti Consiglieri si stanno rendendo conto da chi sono amministrati, l’amministrazione infatti non ha i numeri per garantirsi un regolare Consiglio. Proprio per tale ragione l’amministrazione ha avuto grande difficoltà nell’approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche.  Peraltro riteniamo che le modalità con cui si è giunti alla votazione del Piano potrebbero presentare dei vizi che potrebbero portare all’annullamento della delibera”.

I consiglieri puntano poi il dito sulla privatizzazione del cimitero, oggetto di polemiche nelle scorse settimane. “Abbiamo espresso da subito la nostra contrarietà – spiegano – ritenendo che la finanza di progetto, per come proposta, comporterà un vero e proprio monopolio, senza rischi per l’impresa e costi proibitivi per i cittadini, che comunque non avranno altra scelta che rivolgersi alla società che ne curerà la gestione per ben 25 anni”.

Già nel corso del consiglio di ieri, prima di passare alla votazione del Piano i consiglieri di minoranza hanno rilevato che le modalità, con cui il giorno precedente si è arrivati alla conclusione della seduta ed all’aggiornamento del consiglio in seconda convocazione al giorno successivo (alle ore 16 del 18 dicembre), presentavano delle anomalie, lo stesso dicasi con riguardo alle comunicazioni, rivolte consiglieri assenti il giorno prima, dell’aggiornamento del consiglio.

“Siamo convinti – proseguono – che l’aggiornamento del Consiglio al giorno successivo possa presentare profili di illegittimità, che potrebbero avere viziato l’intero iter di approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche e che tale illegittimità potrebbe investire anche la delibera di approvazione del  bilancio di previsione 2020/2022, costituendo il primo un atto prodromico (atto preliminare necessario) all’approvazione del bilancio.  Nei prossimi giorni approfondiremo la questione e quindi concorderemo come operare per meglio tutelare l’interesse dei cittadini, ritenendo che ancora possa esserci qualche spiraglio per scongiurare la privatizzazione del cimitero”.

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