Sant’Agata, non potabilità dell’acqua: minoranza presenta interrogazione

di Redazione
30/09/2020

A Sant’Agata Militello da qualche giorno vige il divieto di usare l’acqua della rete idrica comunale per uso umano su tutto il territorio comunale. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Bruno Mancuso, ha firmato un’ordinanza dopo che l’ASP di Messina – Dipartimento Prevenzione per la Salute – Area Medica U.O.C.-SIAN-UOS di S.Agata Militello, ha reso noto al Comune che le analisi non fossero rispondenti ai requisiti di potabilità per uso umano nei punti di prelievo in via Cosenz e F.P. c.da Ireta.

A seguito del provvedimento i consiglieri di opposizione Giuseppe Puleo, Antonio Vitale, Nancy Starvaggi, Monica Brancatelli e Melinda Recupero hanno deciso di depositare in Consiglio un’interrogazione in cui si chiede al primo cittadino “se riconosce che la situazione della non potabilità dell’acqua è intollerabile, non potendosi ancora continuare a lasciare l’intera cittadina senza acqua potabile; per quali ragioni non sono stati effettuati interventi risolutivi rivolti all’individuazione delle cause dell’inquinamento e alla loro rimozione; perché non è stata eseguita una bonifica straordinaria dei pozzi, come sollecitato dai consiglieri di minoranza; se è stata effettuata la clorazione e in che misura; perché l’ordinanza è stata emessa dopo quattro giorni dal risultato delle analisi, così da far continuare i cittadini inconsapevoli a bere/usare acqua inquinata, incresciosa situazione che si verifica per la terza volta e se il Prefetto ha risposto all’Ente a seguito dell’interrogazione presentata il 13/05/2020 per lo stesso problema”.

Riportiamo di seguite l’atto integralmente:

INTERROGAZIONE CONSILIARE

(risposta scritta)

OGGETTO: Persistenza della problematica dell’acqua non potabile e nuova ordinanza che estende all’intero territorio del comune la non potabilità dell’acqua.

I sottoscritti nella qualità di Consiglieri Comunali del Comune di Sant’Agata di Militello, ed esclusivamente per lo svolgimento delle funzioni connesse all’espletamento del mandato amministrativo

Premesso

Che in data 24-09-2020, con nota prot. gen. n.28164, l’ASP di Messina – Dipartimento Prevenzione per la Salute-Area Medica U.O.C. – SIAN-UOS di S.Agata di Militello inviava all’ufficio competente  copia dei risultati dell’analisi dell’acqua, i cui dati sono NON rispondenti ai requisiti di potabilità per uso umano.

Che il 28/09/2020 il Sindaco Mancuso emette l’ordinanza non tempestivamente, ma ben dopo 4 giorni l’esito delle analisi, per cui è possibile che i cittadini in questo lasso di tempo abbiano usato e/o bevuto acqua inquinata. Va inoltre ricordato che nel periodo intercorrente tra il 17/7/2019 e il 9/10/2019, per circa tre mesi, i cittadini, inconsapevoli, hanno continuato a bere/usare acqua inquinata, nonostante l’accertamento dell’ASP di non potabilità dell’acqua, tanto da mettere a serio rischio la salute dei cittadini.

Che purtroppo da circa due anni non si riesce a risolvere il problema della potabilità dell’acqua che interessa una buona parte del paese (Contrada Terreforti e Torrecandele, dal 24/09/2020 nella c.da Ireta e in via Cosenz, compreso anche quasi tutto il Centro cittadino)

Che il gruppo di minoranza ha fatto diversi atti ispettivi, uno dei quali è stato inviato anche al Prefetto di Messina.

Che i consiglieri di minoranza non si sono limitati a presentare interrogazioni, ma hanno presentato anche atti propositivi, come uno specifico emendamento al bilancio per realizzare la bonifica dei pozzi. Hanno inoltre chiesto che i cittadini, soprattutto quelli rimasti per un lungo periodo privi di acqua potabile, fossero dispensati dal pagamento del relativo canone – acqua (la mozione tuttavia è stata bocciata)

Considerato

Che il problema persiste, non essendo stati effettuati tutti gli adempimenti ed atti, richiesti dalla normativa vigente, necessari ad assicurare che ai cittadini venga garantita l’acqua potabile;

Che l’amministrazione, ancora una volta, con l’ordinanza sindacale del 28/09/2020, si è limitata a dichiarare la non potabilità dell’acqua, senza chiarire la portata del problema e fare conoscere le cause;

Che sembrerebbe che la comunicazione dell’ordinanza non sia stata effettuata in maniera capillare, così non assicurando una congrua divulgazione alla popolazione.

Tutto ciò premesso e considerato

Si interroga il Sindaco per sapere:

  • Se riconosce che la situazione della non potabilità dell’acqua è intollerabile, non potendosi ancora continuare a lasciare l’intera cittadina senza acqua potabile;
  • Per quali ragioni non sono stati effettuati interventi risolutivi rivolti all’individuazione delle cause dell’inquinamento e alla loro rimozione;
  • Perché non è stata eseguita una bonifica straordinaria dei pozzi, come sollecitato dai consiglieri di minoranza;
  • Se è stata effettuata la clorazione e in che misura;
  • Perché l’ordinanza è stata emessa dopo quattro giorni dal risultato delle analisi, così da far continuare i cittadini inconsapevoli a bere/usare acqua inquinata, incresciosa situazione che si verifica per la terza volta.
  • Se il Prefetto ha risposto all’Ente a seguito dell’interrogazione presentata il 13/05/2020 per lo stesso problema.

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