Santo Stefano, le fibrillazioni per la Giunta fanno saltare l’elezione del presidente

di Giuseppe Salerno
29/06/2022

Non si può certo parlare di crisi politica ma la mancata elezione del presidente del Consiglio comunale di Santo Stefano di Camastra, nella prima seduta dell’Aula post elezioni del 12 giugno, che hanno visto la vittoria per la terza volta consecutiva del sindaco Francesco Re, è stata senza dubbio inaspettata. Forte del 70% delle preferenze ottenuto alle urne, nessuno immaginava che il primo cittadino avrebbero dovuto subito fare i conti con una falsa partenza della sua maggioranza.

E vediamo perché c’è stata questa falsa partenza. Secondo alcune indiscrezioni, pare che le fibrillazioni nascano dalla composizione della Giunta. L’Esecutivo infatti non è stato ancora nominato dal sindaco che è andato in Consiglio senza assessori. La questione elezione del presidente del Consiglio pare passi da un problema non risolto in Giunta. I posti a disposizione sono 4 ma i pretendenti sarebbero 5: i due assessori designati durante la campagna elettorale (Benedetto Beringheli e Cinzia Sottosanti), Santo Rampulla, Alessandro Amoroso e Agostino Pellegrino, quest’ultimo pare aspirerebbe al ruolo di vicesindaco. Tre dei cinque (Sottosanti, Rampulla e Amoroso) sono però stati eletti in Consiglio e non possono ricoprire la carica di assessore e consigliere perché la norma prevede che solo la metà dei posti messi a disposizione per l’Esecutivo possono essere ricoperti da consiglieri eletti. Dunque, uno dei tre dovrebbe dimettersi da consigliere comunale, cosa che nessuno è disposto a fare. Il nodo da sciogliere per il sindaco Re è quello della Giunta.

In questo caos l’opposizione ha attaccato il primo cittadino che ha replicato citando “dubbi interpretativi” in merito ad una circolare dell’Assessorato Regionale Enti Locali che esplica le modalità della convocazione e del computo delle schede bianche. In realtà, non è così. La circolare che abbiamo ricevuto dall’Assessorato non parla di schede bianche ma è una semplice integrazione in merito agli adempimenti da svolgere nella prima adunanza del Consiglio, fornendo necessari chiarimenti e orientamenti circa la corretta interpretazione delle disposizioni normative. Nessun riferimento a schede bianche.

Nelle seduta di Consiglio di ieri sera, il presidente avrebbe potuto proclamare, sulla scorta della votazione, finita con 6 schede bianche e 6 per la Scattareggia, la consigliera come nuovo presidente, ma si è scelto il rinvio per un approfondimento a cui dovrebbero partecipare il presidente, il segretario comunale e i due capogruppo, che dovrebbero trovare la quadra su un unica volontà interpretativa. L’alternativa è quella di presentare un quesito urgente alla Regione. Abbiamo contattato l’Assessorato Enti Locali, i cui funzionari riferiscono che la soluzione spetta unicamente al segretario comunale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.