Sospensione del punto nascita di S. Agata: precisazioni della UIL FPL

di Redazione
28/09/2019

Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa della UIL FPL,  pervenuto alla nostra redazione, a firma del Coordinatore Provinciale Area Medica ULFPL Messina, Mario Salvatore Macrì e del Segretario Generale UIL FPL Messina, Giuseppe Calapai, sulla chiusura temporanea del Punto nascita di Sant’Agata di Militello  .

“Nessuno pensi di addebitare alla UILFPL la sospensione dell’attività del Punto Nascita di S. Agata di Militello!  Non permetteremo che, ipocritamente, si strumentalizzino le nostre giuste battaglie a salvaguardia della sanità Nebroidea.  Il mantenimento del Punto Nascita sarà garantito esclusivamente dal puntuale rispetto degli standard in materia di personale e attrezzature; in caso contrario, come l’esperienza insegna, non sarà accreditato e le proroghe costituiranno delle tappe di una lenta agonia, rimandando ad altri la responsabilità della definitiva chiusura. Il Direttore medico del Presidio di S. Agata di Militello si è assunto una enorme responsabilità nel sospendere l’attività del Punto Nascita, che non potrà che ricadere anche sui vertici aziendali, una decisione spropositata, per cui chiediamo al dott. P. La Paglia un immediato intervento al fine di verificare se l’importante provvedimento adottato dal Direttore medico di Presidio sia stato arbitrario, irragionevole ed infine illegittimo e, in caso di riscontro positivo, il tempestivo ripristino delle attività del Punto Nascita, e la contestuale rimozione dello stesso dall’incarico.

Il reparto di Ostetricia e Ginecologia è stato allocato da circa 2 settimane nei nuovi locali situati al 2° piano, per cui è difficile comprendere -se erano inidonei- i motivi per cui è stata disposto l’avvio delle attività. il Direttore medico di Presidio ha l’obbligo di garantire la sicurezza dei luoghi sia ai lavoratori che all’utenza e la loro verifica non è subordinata ad intervento o richiesta del sindacato. Vogliamo ricordare che nella precedente ubicazione, il blocco travaglio/parto/post partum era allocato in uno spazio inferiore, all’interno dello stesso reparto, mentre oggi si grida allo “scandalo” innanzi alla richiesta della UILFPL di replicare il modello, in ottemperanza al Decreto Assessoriale sul riordino dei punti nascita. Anche la richiesta di sistemare sullo stesso piano l’assistenza ostetrica e neo natale è in aderenza al medesimo D.A in quanto gli stessi standard di sicurezza raccomandano un collegamento agevole tra i servizi coinvolti.

Il mancato rispetto degli standard strutturali, tecnologici, sicurezza e di personale: medici ostetrici, anestesisti h/24, quasi certamente comprometterà l’accreditamento del Punto Nascita, inoltre il D.M. 70/2015 del Ministro della Salute, in materia di classificazione degli ospedali Spoke con specifica riserva ai requisiti strutturali, tecnologici, organizzativi e di sicurezza, in applicazione dell’art. 15, comma 13, della Legge n.135/2012, di conversione del Decreto – Legge n.95/2012° non consente il “Depotenziamento di un Ospedale Spoke in favore di un altro Ospedale Spoke”.

Pertanto, invitiamo il Sindaco di S. Agata di Militello, sen. Bruno Mancuso, nella qualità di massima autorità sanitaria cittadina, di convocare, con urgenza, la Conferenza dei Sindaci del Distretto Sanitario, invitando l’Assessore Regionale alla Salute, avv. R. Razza, il D.G. dell’ASP Messina, dott. P. La Paglia, le forze politiche e sociali affinché si riapra prima possibile il Punto Nascita, in quanto ogni giorno di chiusura trascorso potrebbe comprometterne sia la deroga che lo stesso mantenimento e la responsabilità di ciò inevitabilmente ricadrà sul D.G. dell’ASP di Messina e l’Assessore alla Salute che nulla hanno fatto per impedirlo. Inoltre, vogliamo conoscere come verrà spesa la somma disponibile, per l’adeguamento strutturale e l’ammodernamento tecnologico, di quasi 1 milione di euro, perché non vorremmo immaginare di trovarci dinnanzi all’ennesima “fake news”.

A proposito di annunci, dopo che il Governo Regionale ha sbandierato l’attivazione dell’UTIC presso il P.O. di S. Agata di Militello, apprendiamo solo oggi, grazie dalla Bozza del nuovo Atto Aziendale che potrà essere attivata “compatibilmente con la disponibilità finanziaria”! Alla luce della voragine nei conti pubblici della Regione Siciliana temiamo di svegliarci con ulteriori depotenziamenti dell’Ospedale di S. Agata di Militello e non solo di esso!  Da questo si vedrà chi si batte veramente per la sanità dei Nebrodi e di Messina e chi invece persegue altri obiettivi”.

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