Tusa, Samonà in visita all’Area Archeologica di Halaesa Arconidea

di Redazione
27/05/2021

L’Assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana della Regione Siciliana Alberto Samonà si è recato in visita all’Area Archeologica di Halaesa Arconidea in contrada Santa Maria della Palate a Tusa, dove è stata sottoscritta la doppia convenzione tra il Parco Archeologico di Tindari, l’Università di Amiens in Francia, e il Comune di Tusa per la prosecuzione della campagna di scavi già avviata nella zona del Teatro.

L’occasione è stata preziosa anche per siglare l’accordo di gestione integrata tra il Parco Archeologico di Tindari e il Comune di Tusa per una maggiore condivisione nelle azioni di valorizzazione dell’Area Archeologica di Halaesa Arconidea. A firmare la doppia convenzione, il direttore del parco archeologico Mimmo Targia, la professoressa Michela Costanzi dell’università di Amiens e il sindaco di Tusa Luigi Miceli.

“Vorrei ringraziare – ha dichiarato l’esponente della Giunta Musumeci – per la presenza la Soprintendente dei beni culturali e ambientali di Messina, arch. Mirella Vinci, l’on. Antonio Catalfamo parlamentare dell’Assemblea Regionale Siciliana, diversi sindaci e amministratori locali e i rappresentanti del Parco dei Nebrodi. Continua quella che ho definito come La Primavera dell’Archeologia: una ripresa, una rinascita degli scavi in tantissimi siti della nostra Isola. Un processo virtuoso che passa anche per la collaborazione tra istituzioni e dal coinvolgimento delle università e dei territori. Avere attenzione per l’archeologia vuol dire recuperare la memoria per la nostra storia ed essere consapevoli della nostra identità. A luglio, in base all’accordo partiranno gli scavi nel sito archeologico. Andiamo avanti”.

“Dopo Terme Vigliatore – dice Mimmo Targia – sottoscriviamo oggi con Tusa il secondo accordo di gestione integrata per la valorizzazione del sito archeologico di Halaesa. Si tratta di una modalità operativa che mira a recuperare il valore e il ruolo degli enti locali nella gestione del patrimonio archeologico regionale che costituisce parte essenziale nella costruzione di un prodotto che deve veicolare il contesto storico-ambientale nella sua complessità. Il rapporto con i comuni, peraltro, contribuisce anche a garantire la gestione delle aree archeologiche riguardo alla manutenzione e fruizione dei luoghi, responsabilizzando le amministrazioni nell’utiizzazione degli spazi e nella sensibilizzazione delle singole comunità anche attraverso il coinvolgimento delle scuole e delle associazioni del territorio nella valorizzazione degli spazi. La convenzione con l’Università di Amiens, inoltre, con la ripresa degli scavi, ci consentirà di ampliare la conoscenza sul sito archeologico, reecuperando anche una relazione che lega la Sicilia alla Francia”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.