Tusa proverà a convincere Unicredit a non chiudere la filiale

di Emanuela Raimondi
12/07/2022

Il Consiglio comunale di Tusa invierà una lettera indirizzata al Regional Manager di Unicredit Sicilia, il dott. Salvatore Malandrino e alla Prefettura di Messina, per chiedere di rivedere e revocare la decisione di chiudere la filiale di Tusa e di garantire, in ogni caso, la funzionalità dello sportello ATM di ultima generazione, idoneo al compimento di tutte le operazioni di cassa, compresi i versamenti. È quanto è stato deliberato nella seduta ordinaria di ieri, all’unanimità dei presenti. La seduta è stata caratterizzata dalla presenza di numerosi tusani che hanno voluto seguire il dibattito.

La chiusura della filiale Unicredit in via Matteotti, unico sportello bancario presente nel comune di Tusa, era stata denunciata il 27 giugno sui social dal consigliere comunale Domenico Sammataro. La conferma era arrivata due giorni dopo, con una nota stampa da parte dell’ufficio Media Relations di Unicredit, da noi contattato.

Il tema della chiusura degli sportelli bancari in Sicilia è un tema molto sentito. Le chiusure procedono spedite negli ultimi anni e il trend sembra non arrestarsi. Nei piccoli comuni il disagio cresce, perché un servizio come la banca è considerato un presidio per il territorio e un punto di riferimento per i cittadini.

Occorre fermare lo strapotere delle banche e delle multinazionali, la politica si svegli e tuteli i territori e la loro identità – ha detto il sindaco Luigi Miceli -. L’annuncio di chiusura imminente ha destato un allarme sociale, per le ricadute negative che la cancellazione dello sportello determinerà in danno sia agli utenti privati che alle attività commerciali e imprenditoriali. Segnaliamo che la filiale di Tusa è già stata ridimensionata con l’apertura dello sportello due giorni alla settimana. Lo stesso spostamento dei rapporti presso la filiale di Santo Stefano di Camastra potrebbe continuare a convivere con il mantenimento di uno sportello avanzato a Tusa che, unitamente allo sportello ATM, sarebbe idoneo a soddisfare le esigenze della nostra comunità. Ho personalmente inviato una mail al Regional Manager di Unicredit Sicilia, il dott. Salvatore Malandrino – ha concluso –  con cui ho concordato un incontro in presenza presso la sede regionale Unicredit a Palermo per giovedì 14 luglio, in cui discuteremo insieme la problematica”.

Credo che questo sia un momento in cui la politica deve superare gli scontri personalistici e la comunità nella sua interezza debba decidere che scelte fare – ha affermato il vicesindaco Angelo Tudisca -. Il Banco di Sicilia era per noi un punto di riferimento e lo consideravamo tutti il nostro istituto di credito. Oggi si chiama Unicredit ed era, insieme all’Ufficio Postale, l’ente fiduciario in cui il cittadino di Tusa depositava i propri risparmi. Con le persone che si sono susseguite come dipendenti non c’era un rapporto cittadino-funzionario, ma un rapporto amicale e di fiducia. Questo rapporto di fiducia non esiste più perché in maniera ufficiale, non è stato comunicato a nessun cittadino né all’ufficio tesoreria del comune, la chiusura della filiale di via Matteotti.  Abbiamo creato un’interlocuzione con il dott. Malandrino, abbiamo avuto un incontro in sede con il dirigente provinciale e ritengo altresì che questo civico consesso oggi debba deliberare condannando l’atteggiamento di Unicredit, chiedendo di ripensare la scelta della chiusura”.

Ritengo che questo rapporto debba essere difeso con forza perché non ci soddisfa affatto che ci venga dato il ‘contentino’ dello sportello, né di versamento, né di prelievo” – ha dichiarato il consigliere Sammataro che ha aggiunto: “Non serve un servizio automatizzato, la banca è fatta di persone e le imprese hanno bisogno di rapporti per risolvere problematiche. È necessario agire immediatamente. Anch’io ho interloquito con alcuni dirigenti Unicredit e consigliano di farci sentire come cittadini”.

Per la minoranza, così è intervenuto il consigliere Dara Tita: “La filiale di Tusa di Unicredit non è accessibile per ogni tipo di operazione. Per molte operazioni di cassa i cittadini vengono già da tempo indirizzati a Santo Stefano di Camastra e il servizio è limitato. La decisione evidentemente non è maturata oggi. Bisogna parlare di altre iniziative da intraprendere oltre all’interlocuzione via mail, visto che fino ad oggi Unicredit ha avuto affidato il servizio di tesoreria del comune. Qualora questa decisione dovesse essere confermata, l’amministrazione potrebbe anche decidere di affidarsi ad un’altra banca, così come sarebbe lecita la scelta da parte dei cittadini di affidarsi ad altro istituto di credito”.

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