Ucria, riesplode problema dei ghiri: danni ai noccioleti

di Teresa Frusteri
12/07/2022

Con l’arrivo dell’estate torna a farsi sentire, ad Ucria e non solo, l’annoso problema dei ghiri, che continua a mettere in ginocchio i noccioleti. I ghiri assaltano non solo le nocciole ma tutte le coltivazioni del territorio. Il problema è serio. Noi come giornale ci siamo occupati più volte di questa vicenda, per i ghiri sono stati provati interventi per ridurre la popolazione di questi roditori, ma non sono serviti ne le cassette-trappola, ne i rapaci provenienti dai centri di recupero, liberati qualche anno fa, per riequilibrare il rapporto preda-predatore.

Per cercare di dare una soluzione al problema, gli amministratori ucriesi, il sindaco Enzo Crisà, il vice sindaco Rino Marzullo, ed il presidente del consiglio Roberto Di Stefano, da sempre in prima linea in questa battaglia, hanno indirizzato una nota al Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, al Prefetto di Messina, alla sezione faunistica dell’assessorato regionale agricoltura, alla Coldiretti e alla Confagricoltura di Messina, ed al capo Ispettorato Agricoltura, sempre di Messina.

“L’amministrazione comunale ucriese nel corso degli ultimi anni – si legge in una nota – raccogliendo e condividendo a pieno le legittime proteste dei nocciolicoltori locali, ha – in più occasioni – segnalato il gravissimo stato di crisi del comparto agricolo locale a causa della presenza massiva di ghiri che distruggono la totalità della produzione di nocciole.

È stato infatti evidenziata la rilevanza che la nocciolicoltura riveste​ per il tessuto economico locale posto che i noccioleti interessano la quasi totalità del territorio comunale e rappresentano la voce più consistente dell’economia territoriale, in quanto assorbono la totalità della manodopera impiegata nel settore agricolo. Nonostante ciò nessun intervento a tutt’oggi risulta concretamente ​avviato con la conseguenza che la grave problematica qui rappresentata si ripropone anche per la corrente annualità agraria.

Come amministrazione, interprete delle esigenze della comunità, rivolgiamo un pressante appello a tutto gli organismi in indirizzo affinché, ognuno per la parte di rispettiva competenza, ponga in essere quanto necessario per la definitiva e urgente risoluzione del sentito problema”.

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