Capo d’Orlando, marchio di qualità per le case vacanze private

di Erika Atzori
13/03/2018

Affittare una casa per le vacanze a Capo d’Orlando, mettendosi al riparo da spiacevoli imprevisti e sorprese dell’ultima ora.  Servirà a questo ma anche a molto di più, l’intesa siglata tra il Comune di Capo D’Orlando e l’Associazione Sicilia e Tradizione “Progetto Mare d’amare” che con il marchio di qualità “Orlando Holidays” intende offrire una garanzia ai visitatori che si affidano alle strutture ricettive locali per le loro vacanze.

Un progetto che intende qualificare tutte le residenze, standardizzando un servizio – senza mai svuotarlo del suo valore identificativo -, che ad oggi forse non risponde pienamente alle esigenze del turista. Sull’urgenza di un lavoro serio e pianificato, si esprime Carlos Vinci, di “Mare d’Amare”, che in oltre vent’anni ha fortemente creduto nella qualificazione dell’offerta turistica e che oggi, insieme al Sindaco Franco Ingrillì e l’Assessore al Turismo Rosario Milone, fa il punto della situazione.

Ad oggi, è indispensabile regolamentare e censire quelle case sul territorio orlandino. E’ bene che rispondano ai requisiti igienici e strutturali fondamentali per le destinazioni all’affitto turistico, onde garantire al fruitore dell’appartamento la sicurezza di un ottimo rapporto qualità/prezzo”. Quello che bisognerà fare è raccogliere i dati più significativi (metri quadri, posti letto, distanza dal mare, terrazza, posto macchina, possibilità di ospitare animali domestici) e censire le oltre 5000 abitazioni private presenti sul territorio comunale, al fine di verificarne la possibilità di essere inserite nel circuito di Orlando Holidays.

Intanto, per coloro i quali abbiano intenzione di adeguare le proprie abitazioni per ottenere il marchio di qualità, è d’obbligo un chiarimento fiscale. “Dal punto di vista delle imposte sui redditi, le attività degli affitti temporanei rientrano in quelle non professionali ed i proventi devono essere denunciati come derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente, cioè come redditi diversi – dichiara Vinci – I contratti di locazione di durata superiore a trenta giorni vanno quindi registrati all’Agenzie delle Entrate mentre va fatta la denuncia in Questura per l’identità di tutti gli ospiti in arrivo, qualsiasi sia il periodo di permanenza”.  Inoltre, le residenze che otterranno il marchio di qualità dovranno essere coperte da polizza assicurativa, per la responsabilità civile, che tuteli gli ospiti durante il soggiorno.

Una volta censite e adeguate ai parametri del Marchio, le unità ricettive potranno essere inserite in appositi cataloghi o siti web curati dalle agenzie immobiliari del territorio ed rappresentare un’offerta in più per tutti gli operatori nazionali ed esteri del settore. In un più ampio respiro, quello che si cercherà di realizzare con questo progetto è educare il cittadino a creare una seria attività economica, valorizzando le risorse del territorio, senza eccedere in inutili e dannosi esperimenti che potrebbero allontanare definitivamente questo paese dalle realtà turistiche che oggi il mercato richiede.

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