“Gioele non morì nell’incidente, nell’auto niente segni di sangue”

di Redazione
29/08/2020

Non sono state trovate tracce di sangue nell’auto di Viviana Parisi. Cade un’altra ipotesi su quanto accaduto la mattina del 3 agosto, il giorno della scomparsa della dj 43enne e del figlioletto Gioele. È la Procura di Patti, con una nota del procuratore capo Angelo Cavallo, a mettere chiarezza dopo gli accertamenti effettuati dalla Polizia scientifica. “Gli accertamenti genetici effettuati sui tamponi prelevati all’interno del mezzo e sul parabrezza hanno finora fornito esito negativo, anche per quanto riguarda la presenza di eventuali tracce di sangue”. Il magistrato ha sottolineato che “pertanto, non è ancora possibile formulare, allo stato, alcuna seria ipotesi sulle cause di morte del piccolo Gioele“.

“Il lavoro del collegio di consulenti incaricati degli esami autoptici, genetici e morfologici, nominato il 25 agosto – ha aggiunto il procurato Cavallo – è tuttora in corso ed è nelle sue fasi iniziali. Tale compito, come è facilmente intuibile, si preannuncia lungo, complesso e, per forza di cose, articolato in numerose sessioni. Contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa nei giorni scorsi, pertanto – ha sottolineato il procuratore di Patti – non è ancora possibile formulare, allo stato, alcuna seria ipotesi sulle cause di morte del piccolo Gioele. Come già detto in precedenza, questo ufficio prosegue tuttora le indagini in ogni direzione, senza tralasciare alcuna ipotesi”. E “la prossima settimana ci sarà una riunione al Policlinico di Messina con la maggior parte dei consulenti per fare il punto della situazione sugli esami effettuati sul piccolo Gioele”, ha preannunciato il medico legale Elvira Ventura Spagnolo, uno dei periti nominati dalla Procura di Patti nell’ambito dell’inchiesta.

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