Le impronte di Gioele sul parabrezza, ma non sarebbe morto in auto

di Redazione
11/09/2020

“Non è emerso nulla che abbia una rilevanza investigativa e nessuna traccia ematica”. Così Pietro Venuti, legale di Daniele Mondello, padre di Gioele, 4 anni, e marito di Viviana Parisi scomparsa con il bambino il 3 agosto scorso, poi trovati morti, che ieri pomeriggio, al commissariato Sant’Agata di Militello, ha assistito alle analisi sui reperti trovati nelle campagne di Caronia nel luogo del ritrovamento dei resti del piccolo Gioele. Si trattava in particolare di foglie, piccoli rami.

“Non sono presenti tracce ematiche”, aveva già assicurato il legale della famiglia, neppure nell’Opel Corsa su cui viaggiavano Viviana e Gioele. Due impronte del bambino sul parabrezza dell’auto, trovate mercoledì sera negli esami tecnici irripetibili con il luminol eseguiti dalla Scientifica. “Saranno approfondite dai nostri consulenti e da quelli della Procura, ma è possibile si tratti di vecchie impronte che non hanno alcuna rilevanza con l’incidente”.

Intanto, Daniele Mondello attacca ancora gli inquirenti: “Le ricerche sono state del tutto inefficaci. Il signore che ha trovato mio figlio lo ha trovato solo con un falcetto. Avrei voluto trovarli io, ma mi è stato impedito”, dice in un video a Chi l’ha visto?.

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