Processo Aias, prosciolto Sanzarello per intervenuta prescrizione

di Giuseppe Salerno
18/03/2022

Dopo 10 anni si è concluso stamattina il troncone processuale della vicenda Aias che pendeva davanti al Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto: una storia di corruzione, emersa nel 2004, denunciata dell’ex presidente dell’associazione, il commercialista barcellonese Luigi La Rosa, che vedeva imputato anche l’ex deputato europeo ed ex assessore regionale alla Sanità, Sebastiano Sanzarello, oggi sindaco della Città di Mistretta, che nel 2014 venne condannato a  4 anni di reclusione e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici dal Tribunale di Messina per aver – secondo l’accusa – intascato, tra il 1998 e il 2004, circa un miliardo vecchie di lire dai vertici dell’Associazioni italiana spastici della città del Longano per consentirne l’accreditamento con il servizio sanitario regionale.

Nel 2017 Sanzarello fu prosciolto per avvenuta prescrizione. L’originaria accusa di concussione era stata derubricata in quella meno grave di induzione a dare o promettere utilità. Oggi arriva la sentenza dei giudici barcellonesi che, accogliendo le richieste della pm Emanuela Scali, prescrivono i reati contestati cancellando praticamente tutto.

Oltre che per Tatà Sanzarello, prescrizione per Natale D’Amico, per l’ex commissario della sezione di Milazzo e revisore dei conti dell’Aias Giuseppe Grasso, e infine assoluzione per l’ex commissario straordinario della sezione di Barcellona, Sergio Lo Trovato. Il collegio ha ritenuto infine di inviare gli atti alla procura in merito alle dichiarazioni testimoniali di Sebastiano Messina per le opportune valutazioni. Nel processo impegnati i legali Antonella Lopresti, Francesco Bertolone, Giuseppe Lo Presti, Fabio Repici, Francesco Russo. Parti civili rappresentate da Sebastiano Fazio, Gianluca Imbesi, Ugo Colonna e Giuseppe Tortora.

Il Senatore Sanzarello dichiara il proprio sollievo per il fatto che con la sentenza di oggi è stata finalmente posta la parola fine ad una vicenda giudiziaria e personale che ha, al tempo, arrestato la sua ascesa politica e bloccato la prestigiosa nomina a Presidente di Agea del più importante politico della provincia messinese.

“Tale vicenda giudiziaria è stata più volte strumentalizzata, in ultimo con il comunicato all’Ansa del Presidente della Commissione Antimafia, che aveva additato, alla vigila delle elezioni, come impresentabile il senatore Sanzarello per la pendenza del processo. Il verdetto dei cittadini è stato inequivocabile, Sanzarello è stato eletto Sindaco di Mistretta con un vero e proprio plebiscito alle amministrative dello scorso mese di ottobre. La sentenza di oggi non rende piena giustizia ad un calvario giudiziario durato tempi biblici che non avrebbe dovuto mai iniziare, se si considera che nel processo non è stato raccolto alcun elemento a carico del Sanzarello, di cui non c’è traccia negli atti e nelle testimonianze rese.

Il senatore Sanzarello dichiara altresì che comunque proporrà appello avverso la sentenza di prescrizione, al fine di ottenere il pieno e completo riconoscimento della sua totale estraneità alla vicenda, evidenziando che non è possibile in uno stato di diritto tenere un cittadino ingiustamente sotto processo per anni, nonostante l’evidenza della sua innocenza, procurandogli patemi e danni incalcolabili per il tutto concludersi con un nulla di fatto.

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