Un Consiglio comunale di Sant’Agata Militello, urgente e in seduta aperta, per discutere della problematica inerente la soppressione del punto nascita e del centro vaccinale nel nosocomio santagatese. È la proposta fatta dai quattro consiglieri del gruppo di minoranza (Puleo, Brancatelli, Starvaggi e Vitale) e dai tre consiglieri indipendenti del gruppo “Un’altra Sant’Agata” (Sanna, Alascia e Franchina).

Per gli esponenti politici – che hanno inoltrato la richiesta al sindaco Bruno Mancuso e al presidente del Consiglio Andrea Barone – “la chiusura del punto nascita di Sant’Agata di Militello e la mancata riapertura, attesa da oltre due anni, nonostante i diversi atti propulsivi posti in essere dai sottoscritti consiglieri comunali e la mobilitazione dei cittadini, ha comportato una grave mancanza di assistenza sanitaria nel territorio, in palese violazione del diritto costituzionalmente garantito alla salute di cui all’art 32 della Costituzione, e che, nonostante l’evidente pregiudizio per il territorio, che è rimasto sprovvisto di un presidio così importante, la questione è stata lasciata irrisolta con le note drammatiche conseguenze, che di certo si sarebbero dovute evitare”.

I consiglieri inoltre vogliono discutere anche delle “ragioni che hanno portato allaa soppressione dell’hub vaccinale di Sant’Agata di Militello, considerato che il centro vaccinale presente presso il predetto presidio ospedaliero aveva operato secondo i principi di efficenza e con grande professionalità medico-gestionale, essendo stato punto di riferimento del territorio dei Nebrodi, arrivando a somministrare 700/800 dosi giornaliere di vaccino”.