Ospedale di Sant’Agata, sindaci dei Nebrodi pronti alla battaglia: “Inaccettabili i tagli”

di Redazione
30/04/2017

Nonostante ci siano gli stessi posti letto e le stesse unità operative l’ospedale di Sant’Agata di Militello risulterebbe fra quelli più penalizzati dal decreto dell’Assessorato alla Sanità sulla riorganizzazione della rete ospedaliera in Sicilia. Proprio per questo si è svolto ieri, presso l’aula consiliare nella cittadina messinese, l’incontro fra i sindaci dei comune dei Nebrodi, i consiglieri comunali, gli operatori sanitari e i rappresentanti sindacali per far scattare la mobilitazione.

Dal tavolo di confronto, a cui hanno partecipato anche con i vertici dell’ASP 5 di Messina ed il direttore generale Gaetano Sirna, sono emerse le richieste di deroga al piano sanitario per l’ospedale santagatese. In particolare si è chiesto il ripristino del reparto di Pediatria.

L’ospedale di Sant’Agata di Militello è stato classificato come Ospedale di Base, con 79 posti letto, 6 Unità Complesse e 8 Unità Semplici. Come unità complesse ci saranno la Medicina Generale (con 20 posti letto), la Chirurgia generale (12 posti letto), la Cardiologia (con 6 posti letto), l’Ortopedia (con 12 posti letto) e l’Ostetricia (con 6 posti letto). Per quanto riguarda invece le Unità Semplici abbiamo la Neonatologia, la Psichiatria, Lungodegenti, Farmacia ospedaliera, Laboratorio d’analisi, Servizio trasfusionale, Radiologia e l’Anatomia ed istologia patologica.

“Rassicurazioni sulle criticità prospettate – afferma il sindaco Carmelo Sottilesono giunte dal direttore generale Sirna, secondo il quale il reparto di Pediatria rimarrà inalterato essendosi trattato solo di un errore tecnico. La Cardiologia sarà fornita di monitor e di attrezzature, mentre i locali potrebbero subire una redistribuzione interna, il pronto soccorso sarà oggetto di un potenziamento anche come locali. La riunione – ribadisce Sottile – rappresenta un ulteriore step operativo in vista della grande mobilitazione già programmata per il prossimo 13 maggio, che vedrà la partecipazione delle Municipalità dei Nebrodi, durante la quale  in seduta congiunta consigli comunali e giunte delibereranno un atto d’indirizzo finalizzato alla richiesta di deroga al piano sanitario regionale della rete ospedaliera”.

Salvatore Oriti, cardiologo dell’ospedale e in prima linea per la difesa del presidio santagatese non è soddisfatto. “L’incontro è servito a chiarire alcune problematicità – commenta – che però non soddisfano le nostre richieste. Ci riuniremo il 13 maggio con i sindaci del distretto sociosanitario 31 e del distretto 21 e con i consiglieri comunali per chiedere la restituzione alle funzioni ed ai servizi ospedalieri degli spazi e dei volumi dell’attiguo corpo di fabbrica del ristrutturato vecchio ospedale nelle more di un’adeguata struttura ospedaliera da realizzare”.  

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