Consulta dei Nebrodi, giallo sui rimborsi all’ex presidente Magistro

di Giuseppe Salerno
14/04/2021

Avrebbe incassato 3.400 euro di rimborsi forfettari per “spese sostenute per conto della Consulta dei Nebrodi nel periodo 2018/2020”. È l’accusa che viene mossa all’ex presidente dell’organismo che rappresenta i giovani nebroidei, Alessandro Magistro. La Consulta, nata nel 2018 a cui hanno finora aderito numerosi Comuni del comprensorio dei Nebrodi, tra cui Capo d’Orlando – come Ente capofila – è stata guidata da Magistro fino al settembre 2020, quando è stato sostituito dal consigliere di San Teodoro Salvatore Gusmano.

Proprio Gusmano ha aperto il caso. Il neopresidente, infatti, durante l’assemblea del 27 dicembre 2020, ha portato a conoscenza dei membri dell’Ufficio di Presidenza di essere in possesso di un documento del febbraio 2019, e firmato da Magistro, indirizzato al Responsabile dell’Ufficio di Ragioneria del Comune di Capo d’Orlando, Dott. Antonino Collica, e per conoscenza all’Ufficio Economato, in cui venivano dettate delle disposizioni volte a regolamentare i rimborsi dell’Ufficio di Presidenza della Consulta. E sempre nella medesima riunione, Gusmano ha riferito di aver ottenuto un altro documento, questa volta del dicembre 2020, avente ad oggetto le “Spese sostenute per conto della Consulta dei Nebrodi nel periodo 2018/2020”, a firma dell’Economo del Comune orlandino, all’interno del quale, tra gli esborsi effettuati dal Comune di Capo d’Orlando nei confronti della Consulta risulta essere presente la voce “Rimborso forfettario al Presidente della Consulta Dott. Alessandro Magistro” per 3.400 euro.

Durante l’assemblea è venuto fuori che i consiglieri non fossero a conoscenza dei rimborsi: “Nella discussione che ne deriva – si legge nel verbale – una buona parte dei consiglieri presenti ricorda che in occasione di un assemblea di qualche anno indietro, l’allora Presidente Alessandro Magistro aveva proposto in assemblea un rimborso spese, ovviamente non è stato approvato e ahimè stranamente non si trova neanche il verbale d’assemblea di tale seduta”.

Anche i consiglieri Benedetto Manasseri, Luigi Carroccetto e Giovanna Barbagiovanni, all’epoca componenti dell’Ufficio di Presidenza durante il mandato Magistro, con alcuni documenti, hanno disconosciuto quanto contenuto nella lettera a firma dell’ex presidente, precisando “come il suddetto rimborso spese, evidentemente azionato da Magistro, non fosse previsto dallo Statuto e la sua approvazione fosse stata più volte bocciata in consiglio”.

Alla luce di questo il presidente Gusmano – con il voto unanime del Consiglio – ha dato mandato all’avvocato Calogero Leanza, del foro di Messina, di tutelare la Consulta e gli stessi consiglieri in tutte le sedi. Il legale ha così scritto una lettera al Comune di Capo d’Orlando al fine di disconoscere il documento dell’ex presidente Magistro “rimarcando la totale estraneità dei componenti dell’Ufficio di Presidenza della Consulta dei Nebrodi pro tempore e di ottenere delucidazioni su quanto accaduto, compresa l’eventuale presenza di atti autorizzativi o giustificativi rispetto all’operato del Magistro”.

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