Emergenza suidi sui Nebrodi, De Luca: “Situazione preoccupante”

di Redazione
25/09/2021

Con una interrogazione indirizzata al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e all’assessore per l’agricoltura Toni Scilla, il deputato regionale del Movimento 5 Stelle all’Assemblea Regionale Siciliana Antonio De Luca chiede chiarimenti in merito alle azioni che il Governo regionale intende intraprendere per il contenimento della proliferazione di suidi sui Nebrodi.

Negli ultimi due anni – scrive il parlamentare regionale –  si è assistito ad una proliferazione incontrollata dei suidi, molti dei quali incrociati con cinghiali, che ha provocato danni irreversibili alle colture tradizionali decimando interi ettari di seminativi, frutteti e piante autoctone, inquinato numerose sorgenti, cagionato ingenti danni alle recinzioni e alle persone“.

La loro presenza costante sulle principali arterie di collegamento tra i diversi comuni del Parco – continua –ha provocato l’innalzamento del rischio di zoonosi e di trasmissione di malattie agli animali di allevamento che insistono sul territorio. Tale situazione determina un attuale e concreto pericolo per l’incolumità delle persone che frequentano il Parco dei Nebrodi sia allevatori e gli stessi cittadini delle città nebroidee”.

Nell’interrogazione, il parlamentare pentastellato ricorda inoltre che nel mese di agosto un allevatore, titolare di un’azienda nel comune di Cesarò, è rimasto vittima di un attacco di suidi riportando gravi ferite agli arti, ed evidenzia come tale episodio sia solo l’ultimo di una lunga serie.

Secondo De Luca l’attuale situazione comporta “un altissimo rischio di ordine sanitario, nonché una seria problematica di tutela dell’incolumità pubblica e non da meno il rischio di una negativa ricaduta economica, a sua volta foriera di conseguenze in termini di danno erariale secondariamente ai numerosi contenziosi che verrebbero a sorgere in caso di ulteriori incidenti”.

Il parlamentare chiede quindi di conoscere i motivi per i quali l’assessorato competente non abbia preso tempestivi provvedimenti in questi anni per contenere il fenomeno  della presenza allo stato brado di animali selvatici nelle aree nebroidee e quali azioni intenda mettere in campo nell’immediato futuro per arginare il fenomeno.

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