Operazione “Nebros II”, arrestate sette persone

di Redazione
25/07/2019

La Guardia di Finanza di Enna ha eseguito 7 misure cautelari, 4 in carcere, 2 agli arresti domiciliari e un obbligo di firma, dopo che la Cassazione ha annullato la sentenza del tribunale del riesame di Caltanissetta che aveva escluso l’aggravante del metodo mafioso, determinando la scarcerazione degli indagati. L’inchiesta “Nebros II”, condotta dalla Guardia di finanza di Enna e dalla Tenenza di Nicosia con il coordinamento della Dda di Caltanissetta, era scattata a novembre del 2018 l’operazione che aveva svelato un sistema grazie al quale un gruppo di imprenditori agricoli, con la complicità di un funzionario pubblico e del direttore della Silvopastorale di Troina, riuscivano ad aggiudicarsi i lotti a pascolo del demanio di Troina. Le accuse contestate sono turbativa d’asta, abuso, d’ufficio, truffa aggravata sui contributi Agea, aggravati dal metodo mafioso.

“Voglio esprimere un plauso agli agenti della Guardia di Finanza del comando provinciale di Enna della Tenenza di Nicosia che hanno tratto in arresto in queste settimane soggetti esponenti della mafia dei Nebrodi. L’operazione Nebros II conferma l’attività mafiosa sui fondi europei e la validità dell’applicazione del Protocollo Antoci”. A dichiararlo è il parlamentare europeo del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao. “Tra gli arrestati – spiega Corrao – ci sono soggetti indagati per l’attentato all’ex Presidente del Parco dei Nebrodi e poi archiviati. Tra questi c’è anche Foti Belligambi Giuseppe, soggetto noto alle Procure per indagini anche per omicidio. Duole riscontrare però che tale soggetto sia stato chiamato a dare un giudizio proprio sull’attentato ad Antoci in un programma televisivo trasmesso dalla Rai. E’ chiaro che serve una battaglia di sensibilizzazione culturale. A Bruxelles ho ho già sollevato la necessità di istituire l’obbligo di pubblicazione dei dati relativi ai beneficiari dei fondi Pac e affrontare la gestione della stessa della Politica agricola comune, dato che in alcuni territori, come la Sicilia, ha finanziato la mafia anziché il reale sviluppo agricolo. Ho reso noto ai media internazionali che la mafia in Sicilia ha fatto sparire diversi milioni di euro. Occorre portare la formula del Protocollo anche in Europa – conclude Corrao –  e su questo ci sarà il mio massimo impegno”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.