Sant’Agata Covid-Hospital, Grasso: “Il reparto deve essere realizzato”

di Redazione
11/04/2020

Mistero Sant’Agata Covid-Hospital. Circolano notizie sui Nebrodi dalle quali emerge l’ipotesi che il progetto per la realizzazione del Covid Hospital nel nosocomio santagatese potrebbe essere abbandonato a seguito del parere contrario espresso dalla direzione dell’Ospedale di Sant’Agata di Militello.

Dopo settimane di polemiche, con i sindaci dei Nebrodi in protesta, con la mediazione dell’assessore Razza, che ha rassicurato i primi cittadini e la popolazione nebroidea, il coordinatore per l’emergenza Covid in provincia di Messina, Giuseppe La Ganga, ha redatto un progetto che prevede 36 posti del Covid Hospital di S. Agata di Militello in 20 giorni, mentre i restanti 4 posti di terapia intensiva entro 40 giorni. 

A fare luce sul mistero e a spegnere le polemiche è l’assessore regionale alle Autonomie Locali Bernardette Grasso che, con una nota, rassicura che “il Covid hospital a Sant’Agata di Militello deve essere realizzato. L’incapacità gestionale e l’irresponsabilità dell’Azienda sanitaria, a tutti i livelli, non possono bloccare la fattibilità di un progetto ben redatto dal soggetto attuatore – cioè il dott. Giuseppe Laganga, direttore generale Policlinico di Messina – approvato con apposito parere dal servizio sanitario Igiene ambientale, e già sottoposto al sindaco Bruno Mancuso quale delegato dai sindaci del Distretto sanitario della zona. La creazione di un reparto Covid, infatti, è una chiara garanzia di tutela della salute dei cittadini dei Nebrodi. Finora, purtroppo, chi è risultato positivo, è stato costretto a essere ricoverato nei vari ospedali della provincia con grave disagio personale e sociale”.

“Appare di tutta evidenza come sia la separazione dei percorsi dei pazienti, attuabile grazie alla creazione del reparto Covid, a difendere in modo puntuale la salute dei cittadini dal rischio di contagio che invece, ad oggi, è altissimo data la promiscuità dei percorsi. I recenti numeri dei tamponi nella zona confermano i nostri timori. Mi assumo la responsabilità, di confermare quanto dichiarato dall’assessore Ruggero Razza, circa i nuovi posti di rianimazione verranno realizzati, una dotazione che, al termine dell’emergenza coronavirus, resterà sul territorio”, conclude Grasso.

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