Sant’Agata, il caso del Consiglio aperto: Consiglieri scrivono alla Regione

di Davide Di Giorgi
08/11/2022

Tiene ancora banco il caso del Consiglio comunale aperto di Sant’Agata Militello sui ritardi nei lavori di completamento del porto e sull’emergenza cimitero. Il civico consesso, che avrebbe dovuto svolgersi con la presenza e l’interazione dei cittadini, richiesto dai consiglieri comunali indipendenti e di minoranza, non è stato convocato.

La presidente Laura Reitano ha indetto invece l’Aula in modalità ordinaria – la seduta si è svolta il 27 ottobre – che ha visto però l’abbandono degli esponenti dell’opposizione, in polemica con la scelta della presidente Reitano. In quella sede i consiglieri comunali Giuseppe Puleo, Salvatore Sanna, Francesca Alascia, Nancy Starvaggi, Melinda Recupero e Rosa Maria Franchina annunciarono che avrebbero inviato una nota al Prefetto di Messina sulla mancata convocazione del consiglio comunale aperto. Adesso hanno deciso di scrivere al Prefetto di Messina e all’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica.

Nella nota, indirizzata al Coordinamento Attività di Vigilanza e Contro degli Enti Locali – Ufficio Ispettivo, i consiglieri ricordano tutte le varie fasi che hanno portato alla richiesta citando le Conferenze dei Capigruppo che hanno infine portato alla decisione di non svolgere la seduta in modalità aperta. Gli esponenti politici sostengono che la Presidente del consiglio comunale sia tenuta a convocare l’assemblea ai sensi dell’art. 39, comma 2, del T.U.O.E.L. e della normativa regolamentare che ribadisce il diritto di un quinto dei consiglieri di richiedere la convocazione dell’adunanza.

Adesso i funzionari regionali avranno 30 giorni di tempo per rispondere alla richiesta dell’opposizione santagatese.

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